L’estate sta finendo, ma per dare il via all’autunno bisogna aspettare ancora un po’. Se tradizionalmente l’equinozio d’autunno – il momento del passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale – cade il 21 settembre, quest’anno la fatidica data si sposta più in là: sarà il 23 settembre alle 3.03 ora italiana, per una serie di concause astronomiche e anche perché l’anno solare non coincide perfettamente con quello del calendario.
Cos’è l’equinozio?
Mentre la Terra percorre la sua orbita intorno al Sole, a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre il nostro Pianeta si rivolge al Sole in modi diversi nel corso dell’anno, determinando il passaggio da una stagione all’altra. Da un punto di vista astronomico si tratta di momenti specifici, che vengono indicati con il nome di “solstizio” (invernale ed estivo) ed “equinozio” (di primavera e autunno). Il termine equinozio, in particolare, viene dal latino e significa “notte uguale”: questo perché, durante gli equinozi, la durata del giorno e della notte è la stessa (12 ore ciascuno) in tutto il mondo, visto che i raggi solari incidono perpendicolarmente all’asse terrestre. In realtà l’equinozio non è un giorno, ma è un istante preciso: è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest’ultimo si trova allo zenit dell’equatore. Accade due volte l’anno, a sei mesi di distanza, a marzo e settembre del calendario civile. Nell’emisfero boreale l’equinozio di marzo segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera e quello di settembre termina l’estate e introduce l’autunno, mentre per l’emisfero australe è il contrario.
Equinozio autunno 2022, perché cade il 23 settembre
Di solito si fa coincidere l’inizio dell’autunno con il 21 settembre, ma l’equinozio d’autunno, per una serie di concause astronomiche, è previsto per il 23 settembre. Si tratta innanzitutto di una questione di giorni: anche se il nostro anno è composto da 365 giorni, la Terra ci mette 365,256 giorni a compiere un’orbita intorno al sole (365 giorni e 6 ore circa). Questo ritardo viene compensato dall’anno bisestile, che cade ogni quattro anni e che, aggiungendo un giorno al calendario, fa recuperare le 24 ore perse in precedenza. Ma l’equinozio d’autunno c’è tutti gli anni e, su di lui, questo ritardo “pesa”, provocando una variazione dei giorni (nel 2021, ad esempio, è caduto il 22 settembre). Nel corso del mese di settembre le ore di luce diminuiranno quindi progressivamente, fino a dicembre, in concomitanza con il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno, previsto nel 2022 per il 21 dicembre.
E il passaggio dall’ora legale a quella solare?
Le lancette dell’orologio andranno indietro di un’ora nella notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022, mentre il ritorno all’ora legale – che permette agli Stati di sfruttare meglio il sole nel periodo estivo risparmiando anche energeticamente grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica – è previsto per il 26 marzo 2023. È il motivo per cui si sta considerando, negli ultimi tempi, l’ipotesi di adottare l’ora legale tutto l’anno, per far fronte alle difficoltà della crisi energetica.