Io ritengo che “gran parte degli strali che ci arrivano dall’estero siano imbeccati dalla sinistra”. È l’attacco sferrato dalla presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che torna sul tema della rappresentanza dell’Italia all’estero per ribadire che in seno agli organismi internazionali il governo non sarà considerato in maniera diversa solo perché c’è una persona diversa a guidarlo.

“Quando c’è un governo si parla e tratta con il governo che c’è” ha detto Meloni, “questo la sinistra non lo ha imparato e noi sì perché crediamo nella democrazia”.

Pronta la replica di Enrico Letta, che sottolinea come “è fondamentale e importante che l’Italia dialoghi con gli altri Paesi europei” che devono prendere le decisioni, innanzitutto sulle questioni energetiche. Il segretario Dem bolla la visione di Meloni come figlia di un’idea autarchica e provinciale dell’Italia. “Che è un’idea sbagliata che non difende gli interessi dell’Italia” aggiunge, “Gli interessi dell’Italia si difendono decidendo insieme in Europa nella direzione giusta.

Elezioni 2022. Il piano

A proposito di una ipotetica composizione del governo in caso di vittoria del centrodestra, Meloni non si sbilancia né sui ministeri né sulla squadra dell’esecutivo. “Delle poltrone parliamo dopo, la squadra di governo si fa tenendo conto dei risultati elettorali anche quella è una forma di democrazia”. 

È normale che in una campagna elettorale ciascun partito voglia segnalare la sua specificità – prosegue parlando dei rapporti di coalizione – Fondamentalmente sui grandi temi siamo tutti d’accordo. Non credo che ci saranno dei problemi a trovare delle sintesi una volta che ci dovessimo trovare al governo insieme“.

“È una fase delicata. C’è un clima voluto dalla sinistra molto molto aggressivo, molto cattivo” aggiunge, “Credo che il centrodestra abbia diritto a fare la sua campagna elettorale. Ho visto che ieri a una manifestazione della sinistra i contestatori sono stati tenuti lontani dalla manifestazione non capisco perché con noi non accade la stessa cosa“.

Il Pd in questa campagna elettorale è stato un partito estremista” sostiene, “Le parole di Emiliano sono state gravissime, e ancora più grave che non abbia ritenuto di doverle correggere. Se lo avessi fatto io, sarebbero arrivati i caschi blu dell’Onu“.