È del 10,9% la percentuale dell’aumento delle sanzioni previste dal Codice della strada che scatterà l’1 gennaio 2023, oltre l’inflazione che, ad oggi, registra un aumento annuo dell’8,94%. Ad aggiornare il dato, in base agli ultimi indici Istat sui prezzi al consumo, è l’Ufficio Studi di Asaps, l’Associazione sostenitori amici della polizia stradale.
“L’aumento si rifletterà in modo preoccupante per gli automobilisti più indisciplinati – sottolinea l’Asaps – Le proiezioni fanno pensare ad una vera e proprio ‘stangata’ con l’aumento di tutte le violazioni, tranne quelle introdotte dal legislatore negli anni 2021 e 2022“.
Rincari. Il rischio
Per il presidente dell’Associazione, Giordano Biserni, “solo il prossimo legislatore potrà bloccare la mazzata attraverso un blocco della norma di legge almeno per il biennio 2023-2024, in attesa di tempi migliori per la nostra economia“. In attesa di una risposta, “il rischio che scatti l’aumento è molto elevato come già accaduto in passato con il governo presieduto da Mario Monti”.