Italexit, la formazione politica di Gianluigi Paragone, è alla ricerca di un 3% che vorrebbe dire superamento della soglia di sbarramento. E, quindi, ingresso in Parlamento. Proprio Paragone, da Salerno, ha arringato: “Italexit arriva, sicuramente, a superare la soglia di sbarramento perché siamo con il vento in poppa. Poi, vediamo – riprende – di sicuro è un inizio di un percorso che si sta affermando. Pensate anche alla brillantezza con cui abbiamo chiuso la raccolta delle firme, ci stiamo facendo adesso la campagna elettorale, una campagna elettorale molto strana: sembra quasi uno spettacolo di wrestling, tutto artefatto, dove fingono di stare l’uno contro l’altro, centrodestra che finge di stare contro il centrosinistra. Poi c’è questo bizzarro Robin Hood che si chiama Giuseppe Conte, l’uomo che è riuscito a non revocare le concessioni autostradali ai Benetton. Conte è l’uomo dell’inganno, si presenta con il suo ciuffo sbarazzino, un gagà 5 stelle. Non c’entra nulla con la comunità di un tempo”.
Sempre Paragone: “Per fortuna, ci sono i partiti antisistema e c’è un pezzo di Italia che è in profonda sofferenza e non ha ancora sciolto la sua riserva. Italexit? ci sono stati degli addii di coloro che speravano di salire sul carro e non hanno avuto il posto da capolista. Mi dispiace per loro, ma i voti li prende Italexit e se pensavano di usare il mio cognome per fare successo hanno sbagliato i calcoli”.