È morto questa notte, nella sua casa di Pavia, Virginio Rognoni, ex Ministro dell’Interno negli anni di piombo ed esponente della Democrazia Cristiana.

Morto ex ministro Virginio Rognoni, aveva 98 anni

Virginio Rognoni, uno dei politici italiani più conosciuti della seconda metà del Novecento, si è spento questa notte nel sonno. Docente alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia, 98 anni compiuti lo scorso 5 agosto, Rognoni è stato un personaggio di primo piano della Dc.

Subentrato al Viminale dopo Francesco Cossiga, Rognoni è stato ministro dell’Interno dal 1978 al 1983, durante gli Anni di piombo. Successivamente ha guidato anche la Giustizia nei governi Craxi e Fanfani e il ministero della Difesa con Andreotti, tra il 1990 e il 1992.

Con la stagione di ‘Mani pulite’ ed il declino dei partiti della prima repubblica, ha aderito prima al Partito Popolare e poi è tra i dodici “saggi” che hanno scritto il manifesto dell’Ulivo nel 2007, approdando infine nel Partito Democratico. È stato vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura dal 2002 al 2006.

A lui si deve, fra le altre cose, la legge “Rognoni-La Torre” del 1982 che ha introdotto per la prima volta nel codice penale la previsione del reato di “associazione di tipo mafioso” (art. 416 bis) e le misure patrimoniali per colpire la criminalità organizzata.

Le reazioni alla scomparsa di Rognoni

Il Presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi esprime parole di cordoglio per la scomparsa di Rognoni.

A nome del Governo e mio personale, esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Virginio Rognoni. Ministro dell’Interno, Ministro di Grazia e Giustizia, Ministro della Difesa e vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Rognoni ha dedicato la sua vita alle Istituzioni. Lo ha fatto con grande senso di responsabilità e coraggio, nel contrasto del terrorismo e nella lotta alla criminalità organizzata in anni molto difficili per l’Italia. Oggi ricordiamo con riconoscenza e ammirazione la sua devozione alla Repubblica italiana e ai cittadini, e ci stringiamo ai suoi cari”.

L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi commenta la scomparsa di Virginio Rognoni e si dice profondamente addolorato.

“Ero legato a lui da sentimenti di autentica amicizia e grande stima. Rigore ed etica esemplari hanno sempre guidato e contraddistinto il suo lavoro politico al servizio del Paese e delle sue istituzioni, alle quali ha dedicato tutta la sua vita. La sua determinazione nel contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo, in anni davvero difficili, restano esemplari, così come il suo costante impegno in favore della giustizia sociale e dell’elevazione culturale del Paese“.