Come si sa non c’è disputa, malumore, litigio che non possa essere sedata grazie a una bella mangiata. Però, se al centro del tavolo c’è la Paella state certi che, al contrario, le dispute si riaccendono all’istante. Nel giorno del World Paella Day, che si celebra il 20 settembre, si infiamma, infatti, la gara a chi appartiene la “vera” Paella. Nella penisola iberica, ogni città, ogni famiglia, ogni nonna e ogni mamma, ha la sua ricetta speciale per la Paella e quindi la gara è sempre aperta: un po’ come per la pizza a Napoli o il frico in Friuli.
World Paella Day: il 20 settembre si celebra un piatto internazionale
La Paella, oltre ad essere gustosissima e confort food per molti e non solo per gli iberici, è una pietanza popolare: nasce dalla tradizione, dal fare di ogni giorno, dalla cucina spontanea fatta di pietanze semplici mescolate secondo il gusto personale. Per questo le varianti sono praticamente infinite. Il World Paella Day allora celebra una cultura più che un piatto, una tradizione più che una ricetta.
Otto milioni di ricerche per sapere quale sia la paella perfetta
Fa sorridere questo dato che l’ente per il Turismo spagnolo brandeggia come una durlindana: sono otto milioni ogni anno le ricerche che ogni anno riguardano la ricetta della paella ponendola fra le più ricercate on line al mondo. E il sorriso viene dal commento che, a questo dato, fanno i grandi esperti della materia: fare una paella è semplice, fare una grande paella è tutta un’altra cosa.
Infatti lasciate perdere i congelati, preconfezionati e così via: la paella si fa su fuoco di legna, dentro alla paella (la pentola dà il nome alla pietanza) e si rispettano alcune fondamentali regole sulla scelta degli ingredienti prima fra questa, dicono i paellil, è non mescolare le versioni: se è vegetariana non ci si mette il pesce, e se è di pesce non ci si mette la carne. Altrimenti si rischia una versione turistica e non “a norma” della paella.
Un inno agli ingredienti originali
Il riso è l’ingrediente principe della paella e l’indicazione che viene data è quella di utilizzare il riso di tipo bomba perché ha una grande capacità di assorbimento del brodo in cottura. Attenzione però, proprio perché assorbe tanto occorre calcolare che serve tre volte più brodo di un riso nostrano.
C’è invece un ingrediente assolutamente bandito ed è la cipolla. Il soffitto si fa con aglio, pomodoro e pepe verde. Cipolla, scalogno, porro renderebbero troppo morbido il riso. La salsa si fa cuocere a fuoco vivo fino a renderla pastosa.
Celebrando il World paella day si dà ovviamente luce alla paella valenciana, una variante con carne che esige pollo e coniglio fra gli ingredienti con l’aggiunta di lumache per essere proprio doc. La versione di pesce richiede calamari, cozze, crostacei e pescato fresco. Ma c’è anche la paella vegetariana con fagioli. fagiolini piatti, carciofi. Oltre alla cipolla sono aboliti anche i piselli, quindi non azzardatevi ad aggiungerli. Determinante invece lo zafferano che deve essere di ottima qualità e nella giusta quantità.
A proposito, se volete la ricetta della paella visitate il sito dell’Ambasciata di Spagna in Italia: non sarà la versione che metterà d’accordo tutti, ma almeno è una ricetta ufficiale.