Le azzurre del volley sono pronte a esordire ai Mondiali che si giocheranno in Olanda dal 23 settembre al 15 ottobre.
La prima gara per le nostre è fissata il 24 settembre contro il Camerun. Il CT Davide Mazzanti ha parlato della preparazione, rivelando il desiderio nemmeno troppo nascosto di ricalcare le orme dei colleghi maschili.
Le parole di Mazzanti in vista del Mondiale
“Abbiamo fatto tutto quello che ci eravamo prefissi. Anche dal punto di vista fisico abbiamo seguito il programma che volevamo, recuperando quelle atlete che avevano avuto qualche situazione un po’ complicata dopo la Nations League. Adesso abbiamo 14 ragazze che stanno bene, compresa Elena Pietrini: magari ha qualche gara in meno nelle gambe, ma possiamo farla rientrare nel ritmo partita grazie al primo girone. Ha fatto allenamenti sei contro sei negli ultimi giorni, c’è tutto il tempo per recuperarla al meglio. La formula grossomodo è simile a quella del Mondiale 2018, credo ci sia solo una partita di differenza. In un torneo così lungo quello che farà la differenza sarà mantenere un livello di forza adeguato. Quindi abbiamo programmato allenamenti di pesi in contemporanea con la prima fase, quando il girone è un po’ più diluito come calendario delle partite. Così possiamo portare avanti anche un lavoro in palestra per essere al top quando entreremo nella fase più calda“.
Sulla pressione di essere favoriti
“Questo essere favoriti è qualcosa che abbiamo guadagnato e che ci vogliamo tenere. Ci siamo già passati e abbiamo dato anche più valore a questa aspettative che ci sono. Sappiamo perfettamente che quando se così al centro dell’attenzione come accade a noi, è scontato che nessuno quando ti affronta farà sconti o ti concede nulla. E quindi tutto quello che ci vogliamo conquistare acquista ancora più valore“.
Gli USA hanno cambiato qualcosa dall’oro olimpico, la Serbia ha aggiunto due giocatrici pesanti rispetto al podio che ha ottenuto in Nations League, il Brasile sa giocare queste competizioni e arriva in fondo, la Cina può fare qualsiasi risultato in una partita secca. Dietro a questa fascia ci sono squadre che giocano bene e che possono complicart la vita: l’Olanda padrona di casa, la Turchia che è una mina vagante. La vittoria dell’Italia maschile non aggiunge o non toglie qualcosa alle nostre motivazioni. Mi hanno ricordato molto l’esperienza che avevamo quasi fatto noi quattro anni fa“.