Il Monza di Silvio Berlusconi ha conquistato la sua prima vittoria in Serie A. I lombardi, dopo sei giornate e un solo punto conquistato, hanno battuto la Juventus all’U-Power Stadium per 1-0. Della punta Christian Gytkjaer il gol che ha mandato in visibilio il pubblico di casa. Primi tre punti conquistati dal nuovo allenatore Raffaele Palladino, appena subentrato all’esonerato Giovanni Stroppa. Il cambio di panchina può essere una possibile svolta per una società che ha speso parecchio nella sessione di mercato estiva. L’arrivo di giocatori come Rovella, Sensi, Pessina, Petagna, Ranocchia, Marlon “costringe” il club biancorosso a dover risalire la china in classifica per conquistare una salvezza tranquilla e assolutamente alla portata. Berlusconi, con Adriano Galliani, ha voluto puntare sul Monza con l’obiettivo di renderlo grande nei prossimi anni.
Berlusconi e il suo Monza: “La Brianza è il futuro. Palladino? Lo consiglierò”
Intervistato da TeleLombardia, Berlusconi ha parlato del perchè ha scelto Monza: “Io sono brianzolo ormai da più di 30 anni, questa provincia ha tanti record sportivi ed è il futuro in Italia. La squadra di calcio della città ha cercato invano per 110 anni di approdare in Serie A ma non ci era mai riuscita. Da lì è partorito il desiderio di accontentare tutti i tifosi, è valsa la pena ed è stato meglio di vincere un Champions League. Acquistare questa squadra per me è stato motivo di orgoglio e appartenenza verso questa terra. Tutti aspettavano questo momento da oltre un secolo e ha colto la passione e la voglia di primeggiare di questa gente. La città è la terza della Lombardia e meritava questo risultato”. Sulla scelta di Palladino al posto di Stroppa, il presidente ha continuato: “Con lui farò una cosa che ho sempre fatto al Milan: gli darò dei consigli. Conosco bene Raffaele, è stato per due anni l’allenatore della Primavera facendo molto bene, merita la nostra fiducia. Io e Galliani abbiamo deciso di affidargli la prima squadra perchè sappiamo quello che facciamo e quando ci poniamo degli obiettivi li portiamo sempre a termine”.
Il futuro del Milan e di San Siro
Dopo aver parlato abbondantemente del suo Monza, Berlusconi si è soffermato sul suo legame con il Milan: “Sono e sarò sempre un tifoso rossonero, per tutta la vita. Ho grande nostalgia di quello che ho fatto a Milano ma non ho rimpianti. Non entrerò nel merito delle questioni societarie del club, adesso non sono più lì per ovvi motivi. Ho grande rispetto per loro e posso assicurarvi che mi auguro che continuino a raggiungere grandi traguardi così come fatto da me in passato”. Una chiosa sullo stadio San Siro, che verrà demolito per costruirne uno nuovo: “Quell’impianto è nel mio cuore e in quello dei milanesi. Sia Milan che Inter hanno scritto grandi pagine dello sport italiano lì. Anche se comprendo che serva uno stadio nuovo e moderno per due società top, faccio fatica a credere che si sia deciso di abbatterlo. Dobbiamo fare di tutto per non disperdere la memoria del calcio che fù, l’identità di Milano e della Lombardia deve restare”.