I duelli in Formula 1 sono pieni di retroscena a volte destinati a rimanere nella leggenda, altre volte pieni di misteri mai svelati. Ma oggi un dualismo molto aspro, quello tra Hamilton e Alonso, è un po’ più chiaro grazie alle parole di un ex meccanico McLaren, Marc Priestley.
Era il 2007 quando Fernando e Lewis correvano entrambi sulle Frecce d’Argento: furono mesi di fuoco, dal caso spy-story della Ferrari alla ruotata di Interlagos che contribuì ad allontanare Lewis dal titolo.
Le rivelazioni di Priestley
“Una delle tattiche di Nando era portare tutta la squadra dalla sua parte. Al mio arrivo prima di una gara, notai che uno tra il suo manager e l’allenatore stava distribuendo piccole buste marroni piene di soldi, erano per tutti coloro che non lavoravano sulla macchina di Lewis”.
“Alonso pagava per avere il supporto del maggior numero di persone in squadra. Cercava di lottare contro il controllo del team, ricordo che aprii questa busta marrone e c’erano circa 1500 euro, era tutto così losco. Non c’erano contrassegni e così mi sono detto ‘Grazie mille, ma che cos’è?’. Poi il suo allenatore si allontanò e io rimasi con questa cosa, dentro letteralmente piena di soldi”.
“Le uniche persone che non ricevettero quella busta sono stati quelli della squadra di Lewis. Cominciai a capire cos’era successo, Fernando stava cercando di ottenere il supporto di sempre più persone, incoraggiandole a sostenere lui in questa battaglia che c’era nel nostro team. La tattica si può dire che sia stata intelligente ma alla fine, ovviamente, la voce si è sparsa e ci è stata fatta donare l’intera somma in beneficenza. È stata la cosa giusta da fare, ma questo è stato un piccolo spunto per capire le diverse mentalità tra i due piloti”.