Sarà il regista, sceneggiatore, montatore e produttore argentino Gaspar Noè uno degli ospiti d’onore della 18esima edizione del Lucca Film Festival 2022, evento di punta del panorama culturale italiano in programma dal 23 settembre al 2 ottobre 2022 a Lucca. Realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il festival prevede la presenza di grandi artisti del cinema, con Premi alla Carriera e Omaggi, proiezioni e masterclass. Per la prima volta sarà consegnato il Premio Dante Alighieri Cinema Award, in occasione del 700esimo anniversario dalla morte del Sommo Poeta. Ad aggiudicarsi il riconoscimento sarà Peter Greenaway in qualità di artista che riflette nella sua produzione delle scelte particolari volte ad aumentare la consapevolezza sociale e pubblica su molteplici questioni e ad accendere l’immaginazione del pubblico, ma che al contempo si immerga in modo peculiare nelle componenti dello sviluppo di un film e supporti l’ecosistema che circonda la sua creazione e cultura.
Lucca Film Festival 2022: tanti i nomi della cinematografia mondiale presenti
Partiamo con l’ospite d’onore del Lucca Film Festival 2022, Gaspar Noè. Tra i suoi film Irreversible ed Enter the Void, ma ha anche diretto pubblicità per Yves Saint Laurent e numerosi videoclip musicali, da Je n’ai pas di Mano Solo a Protège-moi dei Placebo a We No Who U R di Nick Cave and the Bad Seeds. Il regista sarà al centro di una masterclass, moderata da Paolo Zelati, che si terrà il 24 settembre al Cinema Astra seguita dalla consegna del Premio alla carriera. Verranno inoltre presentati tutti i suoi sei lungometraggi.
Peter Greenaway, regista, sceneggiatore, montatore, pittore e scrittore gallese sarà protagonista di un incontro d’eccezione, domenica 2 ottobre, coordinato da Cristina Puccinelli che verterà sul suo progetto di girare il suo prossimo film a Lucca. L’incontro sarà seguito dalla proiezione de “I misteri del giardino di Compton House”, restaurato e proiettato a alla recente Mostra del Cinema di Venezia. Sarà anche proiettato il documentario “The Peter Greenaway alphabet” diretto dalla moglie, la regista Saskia Boddeke, ospite anch’essa del festival.
Altro ospite d’eccezione il regista e sceneggiatore Paolo Virzì, che riceverà il Premio alla Carriera, così come il regista e sceneggiatore Premio Oscar Giuseppe Tornatore, che sarà protagonista di una serata organizzata da Cristina Puccinelli, con un incontro dedicato a Ennio Morricone (che ha diretto il suo ultimo concerto proprio a Lucca). Per l’occasione suoneranno alcuni elementi dell’Orchestra del Conservatorio Boccherini e, a seguire, la proiezione del documentario “Ennio”.
Tanta carne al fuoco
Al Lucca Film Festival saranno ben dodici i lungometraggi in concorso, tutti in anteprima italiana. Una selezione che coinvolge 13 nazioni produttrici, per 7 opere prime, puntando come ogni anno a valorizzare le opere dei nuovi talenti internazionali del mondo del cinema.
Molti i film provenienti dai festival internazionali più importanti, da Cannes al Sundance, passando per Berlino, Rotterdam, Slamdance, Karlovy Vary e molti altri, ma con un occhio sempre attento anche alle produzioni più indipendenti. Dal canadese Tenzin di Joshua Reichman e Michael LeBlanc all’argentino Seven Dogs di Rodrigo Guerrero, passando per il russo White Whale di Tatiana Fedorovskaya allo statunitense Hannah ha ha, girato a quattro mani da Jordan Tetewsky e Joshua Pikovksy, al francese Tropic of Violence, esordio alla regia di Manuel Schapira, che sarà ospite del festival, passando per il franco-messicano Dos Estaciones di Juan Pablo González, per il messico-argentino Robe of Gems di Natalia López Gallardo, il nippo-francese Yamabuki, di Juichiro Yamasaki, quindi Maya Nilo (Laura), produzione da Svezia, Belgio e Finlandia diretto da Lovisa Sirén, il portoghese Remains of the Wind di Tiago Guedes – che sarà ospite del festival – , il norvegese Sick of myself di Kristoffer Borgli e il ceco Borders of love di Tomasz Wiński.