Nuovi sviluppi nella lotta contro il Parkinson, Michael J. Fox Foundation ha infatti deciso di dare un importante finanziamento alla ricercatrice di Farmacologia dell’Università di Verona Giovanna Paolone, che potrà così approfondire i meccanismi che stanno alla base della neurodegenerazione in una specifica popolazione di pazienti affetti da questa malattia.

La ricerca

Parkinson Michael J. Fox Foundation ha dunque scelto di credere in questa importante ricerca che sarà condotta in collaborazione con Johan Lundkvisk e Lars Wahlberg della biotech “Sinfonia Biotherapeutics”.

L’obiettivo è quello di riuscire a bloccare e curare la neurodegenerazione attraverso un sistema di rilascio basato sulla terapia genica che permette la secrezione di fattori terapeutici direttamente nelle aree danneggiate del cervello.

 L’approccio terapeutico che intendiamo sviluppare – spiega Giovanna Paolone – non è rivolto al paziente generico ma è cucito su misura per i malati che presentano determinate caratteristiche legate ad una precisa mutazione genica. La mutazione è al livello del gene GBA1 ed è considerata uno dei principali fattori di rischio genetico nella patogenesi del Parkinson. Di conseguenza, intendiamo intervenire contemporaneamente sui danni indotti da tale mutazione e curare la neurodegenerazione che caratterizza la malattia”.

“Siamo molto grati alla fondazione – aggiunge la ricercatrice – per aver supportato i nostri studi i quali, beneficiando della collaborazione tra accademia e industria, facilitano lo sviluppo di una nuova terapia per i pazienti affetti da Parkinson”.

La malattia

Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa ad evoluzione lenta, ma progressiva, che coinvolge principalmente alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio. La malattia fa parte di un gruppo di patologie definite “Disordini del Movimento” e tra queste è la più frequente. 

Si tratta di una sindrome extrapiramidale caratterizzata da rigidità muscolare che si manifesta con resistenza ai movimenti passivi, tremore che insorge durante lo stato di riposo e può aumentare in caso di stato di ansia e bradicinesia che provoca difficoltà a iniziare e terminare i movimenti. Questi sintomi si risolvono poi in disturbi dell’equilibrio, andatura impacciata e postura curva. Altri sintomi possono essere depressione e lentezza nel parlare.

Sebbene l’eziologia della malattia di Parkinson non sia del tutto chiara, è ormai accettata l’ipotesi di un’origine multifattoriale della malattia, in cui interagiscono componenti ambientali e genetiche. Possibili fattori eziologici sono ereditarietà, lesioni cerebrali, infezioni, neurotossine endogene, fattori ambientali e alterate pressioni geniche. 

Parkinson, Michael J. Fox Foundation

Molto attiva nella ricerca sul Parkinson Michael J.Fox Foundation è nata per opera dell’attore Michael J. Fox nel maggio del 2000, poco dopo l’annuncio da parte dell’attore del suo ritiro dalla serie TV Spin City trasmessa della rete ABC. Nel 1998 l’attore aveva dichiarato di essere affetto da una forma precoce di malattia di Parkinson, diagnosticatagli sette anni prima.

La Fondazione si dedica alla ricerca di una cura per la malattia di Parkinson. Uno dei fini è quello di riuscire a tradurre le scoperte scientifiche fatte sul campo, in cure che andranno a beneficio delle stimate 6 milioni di persone che oggi convivono con questa malattia.

Per il Parkinson Michael J.Fox Foundation in quindici anni, ha finanziato la ricerca con 450.000.000 di $.

Parkinson, Michael J. Fox Foundation
e