Secondo un gruppo di ricercatori dell’Ankara City Hospital/Children’s , sembrerebbe esserci un legame tra l’uso eccessivo di dispositivi come smartphone e tablet e i casi di pubertà precoce nelle bambine. Questi dispositivi emanano la cosiddetta luce blu, additata come causa scatenante nello studio.


Pubertà precoce: l’esperimento

I ricercatori hanno diviso i topi femmina in tre gruppi da 6: un gruppo è stato esposto a un normale ciclo di luce, il secondo a 6 ore di luce blu e il terzo a 12 ore di luce blu. I primi segni di pubertà si sono manifestati, in entrambi i gruppi esposti alla luce blu, prima rispetto agli altri. Inoltre, più lunga è stata la durata dell’esposizione, più precocemente si è verificato l’inizio della pubertà.

La cosa interessante dello studio condotto dai ricercatori turchi è che mostra, come l’esposizione alla luce blu, oltre a causare elevati livelli di specifici ormoni riproduttivi, estradiolo e lutenizzante, riduca i livelli di melatonina.

La ricerca precedente della Siedp

Già durante una precedente ricerca multicentrica degli scienziati della Siedp (Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) e promossa dall’ospedale Bambino Gesù di Roma, era emerso, che nel periodo di pandemia c’era stato un aumento esponenziale dei casi di pubertà precoce nelle bambine. I ricercatori italiani avevano supposto diversi fattori scatenanti, tra i quali, anche l’uso eccessivo dei dispositivi elettronici.

Così Mariacarolina Salerno (presidentessa della società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica riguardo la melatonina):


“La melatonina, che sappiamo regolare il sonno, sembra possa influenzare anche l’esordio della pubertà. In particolare una riduzione della melatonina potrebbe indurre una pubertà precoce. Ed è proprio quello che suppongono i ricercatori turchi”.

C’è da dire che in Italia il lockdown è stato particolarmente intenso e questo ha determinato una serie di cambiamenti nello stile di vita dei più piccoli. Aumento del numero degli spuntini, riduzione dell’attività fisica, didattica a distanzahanno portato ad un aumento dell’adiposità, a stress, disturbi del sonno e all’uso prolungato di apparecchiature elettroniche. Non siamo in grado, tuttavia, di dire se un fattore sia stato predominante sull’altro.”

“Servono ricerche che definiscano bene la qualità di vita del paziente nel tempo e che mettano insieme tutti questi fattori citati ed una approfondita analisi degli ormoni che regolano lo sviluppo puberale. Basterebbero questionari più dettagliati e un semplice prelievo di sangue”.

Poi prosegue Cianfarani (presidente del congresso europeo, ordinario di pediatria all’Università Tor Vergata di Roma e responsabile dell’Unità di Diabetologia e patologia dell’accrescimento dell’ospedale Bambino Gesù di Roma).

“Come esperto dico che ci vogliono delle regole. Regole alimentari, che riguardino l’attività motoria, lo stile di vita. Regole che coinvolgano tutta la famiglia. E questo riguarda anche e soprattutto l’uso di questi dispositivi . Il bambino deve avere un tempo limitato per l’utilizzo di tablet e cellulare. Dare dei limiti è importante. Impegniamoli diversamente”.

Il corpo del bambino che si trasforma prima del tempo

I due medici concludono:

“In Italia la pubertà precoce è annoverata tra le malattie rare e riguarda da 1 a 6 nati ogni 1000, in Europa interessa circa il 5% delle ragazze e circa l’1% dei maschi “La pubertà precoce si verifica con la comparsa dei segni di sviluppo puberale prima dell’età di 8 anni per le femmine e prima dei 9 anni nei maschi”….

….“I cambiamenti sono legati alla produzione di ormoni prodotti dalla ghiandola ipofisaria, detti gonadotropine, che stimolano la funzione dei testicoli e delle ovaie. Il corpo del bambino inizia a trasformarsi in adulto prima del tempo, con un’accelerazione dello sviluppo dei caratteri sessuali e una rapida chiusura delle cartilagini di accrescimento osseo.

…”Per effetto di questo processo, i bambini crescono velocemente in altezza, ma poi il picco si esaurisce e da adulti possono presentare una statura inferiore alla media”. “Il bambino con pubertà precoce puo’ lamentare disagio psicologico e relazionale derivante dai propri, inattesi, cambiamenti corporei e dal confronto con i propri coetanei.”

Intanto i ricercatori turchi hanno annunciato di volere approfondire lo studio del danno cellulare e degli effetti infiammatori, rilevati dopo l’eccessiva esposizione alla luce blu, per valutare se può avere un impatto a lungo termine anche sulla fertilità e se la modalità ‘luce notturna’, disponibile nei dispositivi mobili, possa ridurre gli effetti osservati sui topi.