Giornata in trasferta per Enrico Letta, volato questa mattina in Germania per incontrare il cancelliere Olaf Scholz. Sul piatto un bilaterale cruciale dal punto di vista economico, prima dell’intervento alla conferenza stampa del Spd tedesco.
Elezioni, dalla Germania si tifa Letta e si teme Meloni
Rischia di essere sottovalutato il viaggio in Germania di Enrico Letta, la cui portata va oltre il placet del partito socialdemocratico tedesco (Spd) ma fonda sui buoni rapporti con Olaf Scholz una lunga chiacchierata che conduce dritta al price cap sul gas.
Un vero e proprio sondaggio esplorativo del segretario democratico, nell’arduo tentativo di far cambiare idea a un Paese che spera di vedere presto i frutti del suo maxi-piano contro l’emergenza energetica russa. La sensazione è che nello scacchiere tattico dell’Ue la Germania sia avvantaggiata e non di poco rispetto all’Italia, a maggior ragione se il presunto scambio energetico con la Francia fosse davvero in lavorazione.
Sono molto contento di aver sentito Olaf Scholz, determinato a seguire soluzioni europee, sul fronte dell’emergenza energetica. Le sue parole mi rendono molto ottimista
La soluzione ai problemi dell’energia può essere solo europea. Noi siamo a favore dell’Europa che collabora e risolve i problemi attraverso la cooperazione, non con i diritti di veto
Enrico Letta, segretario Pd
Come detto, il Pd ha ricevuto l’appoggio politico del partito socialdemocratico, enfatizzato dalle parole del copresidente Lars Klingbeil:
Le elezioni in Italia saranno un momento cruciale anche per noi: con il Partito democratico ed Enrico Letta la nostra alleanza per l’Europa sarà rafforzata, sappiamo che le elezioni si possono vincere anche negli ultimi metri. Non nascondiamo tuttavia una certa preoccupazione in caso di vittoria di Giorgia Meloni: come partito d’ispirazione fascista porterebbe l’Italia in una direzione opposta e irreversibile
Lars Klingbeil, copresidente Spd