La domenica politica che scandisce gli ultimi sette giorni prima delle elezioni è dominata dall’evento di Matteo Salvini a Pontida, la tradizionale località bergamasca di raduno della Lega. Numerose le novità introdotte dal Carroccio alla manifestazione, a cui hanno partecipato 100mila persone secondo le fonti organizzative.
Elezioni, Salvini torna a Pontida dopo tre anni di assenza causa covid
Un vero e proprio boato scandisce l’ingresso di Matteo Salvini sul palco di Pontida, la roccaforte leghista, nell’appuntamento principe della campagna pre-elezioni del Carroccio. Il leader ricambia l’affetto dei presenti sottolineando la portata dell’evento stesso:
Siamo la più grande manifestazione di popolo di questa campagna elettorale, alla faccia di chi queste cose non le può avere
Matteo Salvini, leader della Lega
Per Salvini il momento è propizio e tira fuori i lati migliori e peggiori del suo personaggio politico. Da un lato le novità del programma che saranno discusse con gli alleati della coalizione in caso di (probabile) vittoria del centrodestra, dall’altro frecciate mirate che vanno perfettamente a segno.
Il fulcro dell’agenda è rappresentato dalla firma dei ministri e dei governatori di via Bellerio dei sei “comandamenti” per l’Italia, così come sono stati ribattezzati da Calderoli: i cardini del programma della Lega. Stop al caro bollette, autonomia regionale, abbandono della legge Fornero a favore di quota 42, stop agli sbarchi clandestini, introduzione della flat tax e infine riforma della giustizia.
Rimanga agli atti l’impegno dei ministri e dei governatori della Lega, tutti uniti, da Nord a Sud, a prendere per mano questo Paese in un eventuale Esecutivo. Dal prossimo anno stop al canone Rai; zero canone Rai in bolletta. Si può. Lo fanno anche in molti Paesi
Matteo Salvini, leader della Lega
Le stilettate al centrosinistra
Su alcuni punti, come quello dell’autonomia, c’è conflitto parziale per esempio con il governatore veneto Luca Zaia, anche lui presente a Pontida.
Poi ecco gli affondi ben mirati agli avversari politici, con riferimenti più velati a Emiliano e De Luca:
A Enrico Letta mandiamo un bacione, c’è un panino con la salamella anche per te. Lasciamo agli altri i musi lunghi. L’autonomia premia chi governa bene e toglie gli alibi ai chiacchieroni. Vi prometto che nel prossimo governo, il ministro degli Esteri sarà un ambasciatore, non un “Giggino” volante e avremo un medico come ministro della Salute
Matteo Salvini, leader della Lega
Salvini conclude la rassegna con un omaggio al suo mentore, Umberto Bossi, assente al raduno e si spende personalmente per la candidatura di Giulia Buongiorno, suo avvocato nel processo Open Arms, come ministro della Giustizia.