Francesco Guccini durante un’intervista di Diego Bianchi nel corso dell’ultima puntata di Propaganda Live, programma che parla principalmente di politica e che va in onda su La7, ha parlato di una telefonata che ha avuto con l’attuale leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Quest’ultima, come ha raccontato il cantautore modenese, lo avrebbe invitato ad un incontro ad Atreju, quando ancora era con Alleanza Nazionale, ma Guccini decise cortesemente di rifiutare l’invito.
In seguito, però, dopo una rivisitazione goliardica della canzone “Bella Ciao”, nella quale il cantautore faceva ironia su Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, proprio quest’ultima “lo infamò”.
Tornando all’intervista che Francesco Guccini ha rilasciato a Diego Bianchi per Propaganda Live sul La7, il cantautore modenese ha parlato anche di politica e del grande successo che sembra sia pronta ad accogliere la Meloni, in vista delle elezioni politiche che si terranno tra pochi giorni, il 25 settembre.
Tra le altre cose, dopo aver raccontato l’accaduto, Guccini ha anche lanciato una frecciatina nei confronti della leader di Fratelli d’Italia:
“Meloni dice ‘quando sono nata io il fascismo non c’era più’, però si dice ‘Cristiana’ e quando è nata lei Cristo era morto”.
Francesco Guccini: “Mi arrivò una telefonata di Giorgia Meloni, rifiutai l’invito e anni dopo lei mi ha infamato”
Durante l’intervista che Francesco Guccini ha rilasciato a Diego Bianchi per il programma televisivo Propaganda Live, il quale va in onda su La7, il cantautore modenese, parlando di politica e del successo che sta ottenendo Giorgia Meloni, ha raccontato di una telefonata che ha ricevuto molti anni fa da parte dell’attuale leader di Fratelli d’Italia:
“Non so se ti ho mai raccontato di quando, negli anni ’90, mi ha telefonato. Io non sapevo neanche chi fosse. Ai tempi era la segretaria dei giovani di Alleanza Nazionale e voleva che io partecipassi ad un incontro ad Atreju. Io cortesemente rifiutai.
Anni dopo, nel 2020, ho fatto una goliardata: cantare ‘Bella Ciao’, cambiando leggermente le parole. Lei mi ha infamato per un passaggio del testo: ‘C’era Salvini con Berlusconi, (…)con i fasci della Meloni che vorrebbero ritornar. Ma noi faremo la resistenza, (…)noi faremo la resistenza come fecero i partigian. O partigiano portali via, come il 25 april’.
Meloni pensava che io mi riferissi a piazzale Loreto, ma io non pensavo assolutamente a piazzale Loreto. Io pensavo alle feste eleganti di Berlusconi, a Salvini del Papeete e del mojito, alla Meloni e allo spezzare le reni alla Grecia. E invece lei m ha infamato. Dopo questo episodio non ci siamo più chiariti. E non mi ha nemmeno più chiamato”.
Ecco che cosa recitava il testo rivisitato di “Bella Ciao” in un video di Francesco Guccini che è diventato subito virale sui social network:
“Stamattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor. C’era Salvini con Berlusconi, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao con i fasci della Meloni che vorrebbero ritornar. Ma noi faremo la resistenza, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao, noi faremo la resistenza come fecero i partigian. O partigiano portali via, come il 25 april”.
Poi il cantautore modenese ha raccontato il suo pensiero riguardo la polemica dell’estremismo che viene portato all’interno della politica italiana da Giorgia Meloni ed il suo partito Fratelli d’Italia, anche per quanto riguarda la scelta di tenere la fiamma all’interno del proprio simbolo:
“Ora ha voluto tenere la fiamma nel simbolo del suo partito. Ma il problema è che la gente si dimentica spesso delle cose.
Credo ad esempio lei non riuscirà mai a dire apertamente che il 25 aprile va festeggiato perché ha segnato un momento fondamentale per gli italiani, quello della Liberazione.
Io, come lui (si riferisce a Pierluigi Bersani), vorrei che Giorgia Meloni riconoscesse il 25 aprile come la festa di tutti gli italiani e dicesse che la Costituzione italiana è nata dal 25 aprile. Ma come Bersani, credo che la Meloni non riuscirà mai a dire queste cose”.