Desantis spedisce immigrati: Il politico di  Jacksonville un ultra conservatore ex-militare, considerato come uno dei possibili candidati alla Casa Bianca, rivendica il trasferimento come parte del programma di ricollocazione dei migranti in ‘città e stati santuario’, cioè quelle che adottano politiche di protezione degli immigrati. Dunque la questione immigrati è un cruccio del governatore della Florida che ha assunto una linea dura con l’obiettivo denunciare le politiche fallimentari di Joe Biden sull’immigrazione e perché no “creare” un pò di problemi ai rivali politici democratici. A sostegno del governatore interviene con un comunicato Taryn Fenske, la responsabile delle comunicazioni:

“La Florida intende trasportare gli immigrati illegali nelle località proclamate ‘città santuario’, ovvero quelle aperte all’immigrazione. “Stati come il Massachusetts, New York e la California faciliteranno meglio l’accoglienza di queste persone che hanno invitato nel nostro paese incentivando l’immigrazione illegale”

In una nota diffusa dall’ufficio di Desantis si sono detti di non voler essere responsabili per tutti quei cittadini che risiedono segretamente illegalmente nel Stato della Florida, aggiungendo di non aver mai approvato l’agenda dei confini aperti di Biden”.

Nell’inverno scorso il governatore Desantis aveva dichiarato che decine di voli di migranti stavano atterrando in Florida per volere dell’amministrazione Biden, e aveva minacciato di spedire i clandestini nel Delaware in autobus. E’ stato di parola perché nel frattempo ha iniziato la sua politica di spedizione, cominciando col far partire per Martha’s Vineyard due voli “pieni di clandestini”.

Il senatore democratico del Massachusetts, Julian Cyr, tiene a precisare che nessuno avviso era stato dato alle autorità locali o statali dell’arrivo degli immigrati. Con queste parole ha spiegato come si sono organizzati all’accoglienza:

“L’isola si è mobilitata per rispondere, sono stati allestiti dei rifugi e nel giro di alcune ore queste famiglie hanno ricevuto un pasto“, ha detto ancora parlando dei circa 50 immigrati, in maggioranza venezuelani, arrivati a Martha’s Vineyard.

Desantis spedisce immigrati: La reazione di Baden e della Clinton

Non si fa attendere la reazione della Casa Bianca. Molto dura. Il presidente Joe Biden ha attaccato il governatore della Florida accusandolo di fare politica con gli esseri umani. “Quello che sta facendo è sbagliato. Non è americano. È sconsiderato”

E’ intervenuta anche l’ex segretario di Stato Hillary Clinton.. “Alcuni politici – ha detto Clinton  – preferiscono esasperare il tema immigrati al punto da arrivare letteralmente al traffico di esseri umani”. “Molti altri americani – ha aggiunto – e continuo a pensare siano la maggioranza degli americani, sono buoni d’animo e pronti ad aiutare quando la gente finisce davanti alla loro porta in cerca di aiuto. Li nutriranno, li ospiteranno e daranno la possibilità ai bambini di andare a scuola. Quello è il tipo di spirito americano che celebriamo al Clinton Global Initiative”

Altri governatori “spediscono” i richiedenti asilo.

Desantis non è l’unico governatore ad aver adottato una linea ben precisa sui migranti. Anche il Governatore del Texas, Greg Abbott ha iniziato a spedire decine di autobus carichi di immigrati illegali a Washington e New York e ultimamente anche a Chicago, città sempre guidate da Democratici e sempre avversari politici che hanno visione totalmente opposta sulla questione.

Non solo loro due ma anche il governatore dell’Arizona Doug Ducey seguendo l’esempio dei due colleghi ha iniziato a trasferire a Washington i richiedenti asilo in arrivo nel suo stato.

Il problema della regolamentazione dell’immigrazione rimane ed è dibattito in quasi tutte le nazioni che si vedono arrivare persone bisognose, in cerca di aiuto e di asilo. Ci sono movimenti e partiti cha hanno una visone sul tema, altri un altra e cercano di far prevalere la propria posizione attorno a tavoli istituzionali. 

In America questo problema non è stato risolto né da democratici, né da repubblicani, quando avevano la maggioranza a Senato e Camera, tant’è che sono decenni che non si arriva ad una soluzione. E’ uno dei tanti problemi spinosi, come l’aborto, la riforma elettorale, la regolamentazione della polizia. Riforme che non riescono a superare lo scoglio dei 60 voti della maggioranza qualificata al Senato.