Mario Draghi vara il decreto legge aiuti ter per 14 miliardi “senza scostamento di bilancio”, procede sui decreti delegati per concorrenza e balneari nonostante il no della Lega, si dice indisponibile ad un secondo mandato di Governo, vola ad Ostra per fronteggiare le conseguenze “dell’emergenza cambiamento climatico“, si toglie sassolini dalle scarpe, attaccando Meloni, Salvini e Conte senza nominarli.
“Noi difendiamo lo Stato di diritto. I nostri alleati sono la Germania e la Francia, che difendono lo stato di diritto. C’è da domandarsi come uno si sceglie i partner? Certamente sulla basa di una comunanza ideologica, ma anche sulla base della tutela degli interessi degli italiani. Bisogna chiedersi chi mi aiuta a proteggere gli italiani meglio? Chi conta di più tra questi partner? Datevi voi le risposte“.
Orban dittatura. Le sanzioni
Per le sanzioni alla Russia Draghi si riferisce a Salvini: “Il governo su questo non condivide” la posizione del leader della Lega, Matteo Salvini. “Le sanzioni funzionano, la propaganda russa ha cercato di dimostrare il contrario ma non è vero, altrimenti non si spiegherebbero i comportamenti recenti di Putin. Bisogna continuare su quel fronte“. Sulle sanzioni alla Russia “all’interno del centrodestra ci sono tanti punti di vista. Quello di Salvini prevale? Non posso dire questo“.
Quella di togliere le sanzioni “è una visione che il governo attuale non condivide, c’è chi parla di nascosto con i russi, chi vuole togliere le sanzioni, ma la maggioranza degli italiani non lo fa e non lo vuole fare. Bisogna continuare sul fronte delle sanzioni” contro la Russia,