Altro elemento di dibattito politico particolarmente acceso in materia di elezioni è stato il Documento Ue in cui si votava l’esclusione dell’Ungheria dai benefit comunitari, nonché la sua etichetta di “Stato non democratico” in seguito alla decisione del governo Orban sull’aborto: per quanto concerne l’Italia, Lega (Salvini) e Fratelli d’Italia (Meloni) hanno votato contro il provvedimento scatenando l’immediata reazione degli avversari.

Ungheria, tutto ruota intorno alla concezione atlantista di Meloni

Attacco frontale a Giorgia Meloni dopo la decisione di voto contrario di Fratelli d’Italia al documento Ue a scapito dell’Ungheria di Orban, in una fase delle elezioni dove la posizione atlantica della leader romana è messa sotto torchio dall’opposizione. Ma l’Onorevole ha commentato così i retroscena:

Noi parliamo di una realtà nella quale tutti i partiti ungheresi, anche quelli che stanno all’opposizione di Victor Orban, si sono indignati per questo documento Ue. A chi dice che l’Ungheria è una dittatura vorrei ricordare a tutti che Orban ha vinto le elezioni nonostante una nutrita schiera di politici a lui contrari

Il voto contrario? Su questioni che riguardano lo stato di diritto si deve esser molto puntuali e precisi e giustificare le proprie accuse

Giorgia Meloni, leader di Fdi

Da Letta a Conte è una condanna unanime

Dall’opposizione politica è subito un tornado di repliche:

Il voto espresso ieri da Meloni e Salvini per non condannare un pericolo europeo come Viktor Orban è la dimostrazione della loro inaffidabilità come eventuali leader del nostro Paese.

Enrico Letta, segretario Pd

Cara Giorgia Meloni un grande italiano, Norberto Bobbio, ci ha insegnato che la democrazia non è fatta solo di elezioni, ma anche di organi di garanzia indipendenti, magistratura indipendente, tutela delle minoranze e riconoscimento dei diritti

Debora Serracchiani, deputata Pd

Ieri si è consumato un passaggio molto serio. Di fronte a una relazione documentata, che ha certificato la svolta autocratica dell’Ungheria di Orban, Fratelli d’Italia e la Lega hanno votato a favore di questa svolta illiberale. Meloni e Salvini, a meno di un passo indietro pubblico che ammetta il loro errore, si sono rivelati inidonei a governare l’Italia

Giuseppe Conte, leader M5s

Sono favorevole a cacciare l’Ungheria dall’Ue esattamente come si sta facendo: escluderla dai fondi e dalle iniziative europee, in modo da spingerla sempre più verso il baratro. Solo chi non sa cos’è la democrazia come Meloni poteva giustificare Orban

Carlo Calenda, segretario Azione