David Cartacci, coordinatore Filt Cgil Roma e Lazio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente, in merito alle aggressioni ai lavoratori dei trasporti.
Sciopero trasporti
“La situazione sta toccando punti di non ritorno, c’è stata un’escalation di aggressioni negli ultimi mesi. Bisogna invertire questa deriva che sta diventando pericolosa per i controllori, i capotreno, gli autisti. I motivi sono i più imprecisati. In alcuni casi i cittadini si scagliano contro i lavoratori quando ci sono inefficienze che non dipendono dai lavoratori stessi, bensì dai gestori del servizio. Gli stipendi sono intorno ai 1200 euro, con turni h24 e con l’impossibilità di godere delle proprie ferie personale. Per questo i giovani se possono cercano altre soluzioni. I casi di aggressione avvengono sia nei quartieri bene delle città sia in quelli periferici, dobbiamo rieducare all’utilizzo del mezzo pubblico”.
Le motivazioni dello sciopero
“Con questo sciopero chiediamo l’intervento delle forze dell’ordine, magari con strumenti di videosorveglianza, ma anche questo non basta. Si potrebbero introdurre modelli come le bodycam e aumentare le pene nei confronti di chi alza le mani contro i lavoratori”.