Serata magica all’Olimpico, teatro della netta vittoria della Roma di Mourinho sull’HJK Helsinki. Di fronte agli oltre 60mila tifosi presenti, i giallorossi hanno affrontato la gara con convinzione e organizzazione tali da portare a casa un secco 3-0. Per l’occasione la Roma è scesa in campo con la terza divisa, presentata dalla società in mattinata. Buona la prima con il nuovo kit: i giallorossi hanno conquistato la prima vittoria della fase a gironi di Europa League dopo la sconfitta con il Ludogorets. Mourinho si gode la sua Roma, capace di fare risultato dopo una prima frazione di gioco tutt’altro che brillante. La svolta nei piedi di Dybala: entrato a inizio secondo tempo, la Joya ha aperto le marcature con un sinistro a incrociare imprendibile. Dopo 3′ l’autore dell’assist, Lorenzo Pellegrini, trova il raddoppio. Al 67′ arriva per Belotti la prima gioia in maglia giallorossa su invito di Zaniolo, uno dei migliori in campo all’Olimpico.

Roma-Helsinki, le parole di Mourinho

Gli ospiti dell’HJK Helsinki tengono duro un tempo, ma l’espulsione di Miro Tenho al 15′ ha decisamente facilitato le cose alla Roma. I finlandesi, rimasti in 10, si sono chiusi lasciando pochi spazi ai giallorossi, ma la tenuta non è durata a lungo. Grazie all’entrata di Dybala, la Roma ha cambiato passo lanciandosi verso una vittoria fondamentale in vista del match contro il Betis primo nel girone il 6 ottobre. “Una partita contro una squadra in 10 è un’altra storia. Nel primo tempo sembrava che fossimo 11 contro 11. Nella ripresa abbiamo giocato come si deve giocare contro un avversario con un uomo in meno. Sono ovviamente contento per il secondo tempo però, ripeto, abbiamo giocato 75′ con un uomo in più. Se tu fai male, fai male perché emozionalmente non hai interiorizzato il fatto di chi gioca con un uomo in più. Nel secondo tempo l’intensità del gioco ha cambiato tutto. Ma mi spiace anche per loro che sono venuti a giocarsela con coraggio“.

Mourinho ha anche risposto a una domanda su Zaniolo che, dato per partente quest’estate, è ora al centro del progetto dell’allenatore. Si leggono tante cose, specie d’estate. Sapevo che era un giocatore importante per noi, con qualità diverse rispetto agli altri. È l’unico con questo potenziale fisico. Sì, ho avuto un po’ di paura. Non tanta perché il direttore non mi ha mai detto che c’era concretamente questa possibilità. È un ragazzo per bene, mi dicevano che era un disastro come professionista. O erano bugie o lui è cambiato. Mai visto arrivare in ritardo, mai problemi”.

L’analisi di Koskela

Anche Toni Koskela, allenatore dell’HJK Helsinki, ha analizzato la partita dei suoi all’Olimpico, sicuramente compromessa dall’espulsione dopo un quarto d’ora di gioco. “Abbiamo giocato bene, ma dopo il cartellino rosso è cambiato tutto. Abbiamo giocato in difesa ma una volta sbloccata la partita c’è stato poco da fare. La situazione peggiorava col passare dei minuti, abbiamo cercato di porre rimedio, ma hanno segnato due gol in quattro minuti. Ho fatto un cambio a partita in corso, cercavamo di puntare sulle ripartenze e sulla velocità“. Nella gara di ritorno, fissata per il 27 ottobre, si vedranno i veri volti delle due squadre. 11 contro 11.