Angela Celentano, spunta una nuova pista che porta in Sud America.

Durante la trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto?”, si è tornato a parlare del caso di Angela Celentano, la bambina che scomparve quando aveva 3 anni sul Monte Faito, nel Napoletano, il 10 agosto del 1996.

A circa un mese dal 26esimo anniversario della scomparsa della bambina, i genitori sono intervenuti in diretta dalla loro abitazione a Vico Equense per delle nuove dichiarazioni.

In particolare, l’attenzione si è focalizzata sulla nuova pista che porta in Sud America.

In seguito ad una segnalazione, infatti, i genitori di Angela hanno appreso che una giovane sudamericana potrebbe essere molto somigliante alla loro figlia scomparsa.

Angela Celentano è viva in Sud America? Il segno che lo confermerebbe

“Chi l’ha visto?”, il programma condotto da Federica Sciarelli, nella puntata in onda ieri 14 settembre, si è aperto con il caso di Angela Celentano.

I genitori, Maria e Catello, non hanno mai smesso di sperare di poterla ritrovare e nelle scorse settimane si è riaccesa la speranza.

La segnalazione giunta alla famiglia di Angela riguarda una ragazza che pare abbia molti tratti di somiglianza con l’identikit elaborato al computer dall’associazione americana “Missing Angels Org”, che mostrerebbe come potrebbe essere Angela dopo 26 anni dalla sua scomparsa.

In proposito, la madre Maria, durante la puntata del programma, ha dichiarato:

“Ho pianto quando visto la nuova ‘age progression’ della sua foto. È stato come rivederla dopo 26 anni, diventata donna”.

La giovane quasi 30enne che vive in Sud America, avrebbe una grande somiglianza con le sorelle di Angela Celentano e per di più, anche lei avrebbe una macchia sulla schiena proprio come quella che aveva la bambina quando scomparve.

Un segno particolare, la foto di una voglia sulla schiena, somigliante ad una “macchia di caffè”, che riaccenderebbe le speranze di ritrovare la piccola scomparsa.

Anche se questa potrebbe rappresentare una svolta nell’inchiesta, i genitori preferiscono restare con i piedi per terra e attendere l’esame del Dna.

Si è aperta così una nuova pista su cui la polizia sta continuando ad indagare, ma che soltanto gli accertamenti condotti sul Dna potrà confermare.

Quando e come scomparve Angela Celentano

Angela Celentano scomparve sul Monte Faito, in provincia di Napoli il 10 agosto 1996.

La bambina di soli 3 anni, si trovava con la famiglia e altre decine di persone per trascorrere una tranquilla giornata in montagna.

I genitori, Catello e Maria Celentano, non hanno mai smesso di cercarla e sono convinti che la figlia sia ancora viva e che sia stata rapita con lo scopo di destinarla ad un’adozione illegale.

Nel corso degli anni sono state tante le piste e le segnalazioni che si sono concentrate intorno a questo giallo ma, fino ad ora, nessuna ha portato ad un esito concreto.

Alla luce dei nuovi elementi raccolti dal team che assiste la famiglia e descritti a “La vita in diretta”, è proprio l’America Latina il nuovo orizzonte che potrebbe rivelarsi fondamentale per risolvere il mistero.

L’avvocato della famiglia di Angela Celentano, Luigi Ferrandino, intervistato proprio durante una puntata del programma, ha delineato una possibile ricostruzione di quella che potrebbe rivelarsi una via potenzialmente decisiva per dare una svolta a questa inchiesta:

“La novità è che c’è questa ragazza che presenta una grande somiglianza con una delle figlie dei signori Celentano e che in particolare ha, sulla schiena, un neo che corrisponde, sia per forma che per colore, a quello che aveva Angela sebbene risulti leggermente spostato verso il centro della schiena”.

Il legale della famiglia Celentano ha parlato, inoltre, delle indagini in corso per arrivare ad accertare l’identità della giovane donna segnalata in Sud America, una persona dalla storia e dai tratti definiti “compatibili” con Angela Celentano.

Nel frattempo, come già anticipato, le verifiche della famiglia sulla ragazza segnalata in Sud America proseguono e il prossimo step sarà quello dell’analisi sul Dna.

L’avvocato Ferrandino ha, infatti, concluso dicendo:

“La soluzione finale ce la darà il Dna. In via privata stiamo acquisendo un liquido biologico da inviare a un laboratorio specializzato per poter poi avere il Dna e confrontarlo”.