La scelta di Laura Pausini di non cantare ‘Bella ciao’ nel corso di una trasmissione tv spagnola continua a dividere l’opinione pubblica e la politica italiana. L’ex presidente della Camera ed esponente del Pd Laura Boldrini, in merito a questa vicenda ha dichiarato: “Credo sia legittimo che un’artista decida cosa cantare e cosa no. Però bisognerebbe chiarire che Bella ciao non è una canzone di parte. Magari si può credere questo ma non è così”.

La vicenda

Il 12 settembre Laura Pausini era ospite di El Hormiguero, un talk show trasmesso in Spagna. Si tratta di quiz molto seguito in Spagna, nel corso del quale la Pausini sponsorizzava “La Voz”, la variante iberica del reality show “The Voice”.

Dopo aver evocato alcune celebri canzoni spagnole, Pausini ha accennato a Cuore Matto” di Little Tony, che però in studio non conosceva nessuno. Di rimando, Pablo Motos, il conduttore, le ha chiesto alla Pausini di intonare “Bella Ciao“.

La cantante ha rifiutato la richiesta con queste parole:

È una canzone molto politica e io non voglio cantare canzoni politiche. 

Bella Ciao, Boldrini: “Non è di parte, è l’Italia, è la libertà”

Laura Boldrini ha spiegato:

Bella ciao è un inno che si ispira alla libertà da una dittatura e rappresenta la democrazia italiana riconquistata. E’ un inno noto per questo in tutto il mondo. Ricordo quando all’inizio della pandemia in altri paesi europei venivano organizzate manifestazioni di solidarietà nei confronti dell’Italia sulle note di Bella ciao, proprio per mandare questo messaggio.

E ha aggiunto:

Questa canzone è diventata popolare anche nelle serie tv: i personaggi della serie spagnola ‘La casa di carta’ intonano Bella ciao, per esempio. Considerare questa canzone ‘politica’, è una interpretazione non corretta. 

Infine, ha concluso:

Bella ciao non è di parte, è l’Italia, la libertà. E in tutto il mondo è conosciuta per questo.