Se la truffa informatica perpetrata ai danni del Ministero della Transizione Ecologica non è andata a buon fine, lo stesso non si può dire di quanto accaduto a un 60enne di Siena truffato niente meno che dall’attore Keanu Reeves.

Keanu Reeves particolarmente gentile con i fan: le basi della truffa

Il celebre protagonista di John Wick sarebbe infatti responsabile di un raggiro del valore complessivo pari a 20mila euro attuato ai danni di un 60enne di Siena. Chiaramente la responsabilità dell’accaduto ricade interamente sulla vittima, che potrebbe subire anche la beffa: pare praticamente impossibile rientrare in possesso della somma persa online.

Ma vediamo nel dettaglio i particolari. Attraverso una popolare app di messaggistica il fantomatico Keanu Reeves invia un messaggio al nostro connazionale, tra i fortunati destinatari di un pacco dono firmato dalla star. Quando il 60enne cede alle richieste e accetta l’omaggio, ecco il link di spedizione che rimanda a un’azienda fisica realmente esistente.

Morale della favola, questo pacco sembra non riuscire mai a valicare la frontiera americana: dal bonifico iniziale di 1.000 euro per coprire le spese doganali, la cifra cresce a dismisura fino a toccare la soglia dei 20mila euro. Il truffatore, per rendere più realistica la messinscena, mette in mezzo un avvocato garante come copertura. A un certo punto i contatti si fanno sempre più radi fino a interrompersi: la truffa è servita.

A Siena la notizia rimbalza sui quotidiani locali

A buoi scappati l’uomo cerca comunque di salvare il salvabile e presenta alla polizia una denuncia contro ignoti, chiedendo l’appoggio e la tutela di Federconsumatori. A complicare la procedura è proprio la mancanza di nomi, che rende impossibile restringere il campo delle ricerche. A disposizione delle autorità rimane l’Iban del conto corrente su cui sono stati versati i soldi e la copia dei bonifici.

La Questura di Siena, venuta a conoscenza del fatto, ha diramato un messaggio di allerta alla cittadinanza rivolta soprattutto ai più deboli e agli anziani per proteggere la popolazione dai sempre più frequenti episodi di inganno.