Rachele Bastreghi è tra le voci femminili più importanti della scena indie italiana. Ha conosciuto il successo con i Baustelle ma, da qualche tempo, sta portando avanti un percorso da solista alla ricerca di nuove sperimentazioni. Una di queste è il djset che metterà in scena questo sabato all’interno della manifestazione L’APE ROSSA che prende il titolo dal tipico veicolo di trasporto e che è stata ideata e organizzata dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico negli spazi adiacenti alla Centrale Montemartini di Roma con un articolato programma culturale che vede, ad ingresso gratuito, nomi come Ascanio Celestini e, appunto, l’artista toscana. Cosa significa questa performance per lei lo ha raccontato al cantautore Bussoletti all’interno di Bagheera, la giungla di Radio Cusano Campus che va in onda tutti i giorni dalle 17 alle 19 in pieno drive-time. Ecco i passaggi clou dell’intervista.
Rachele Bastreghi sul suo djset
“Non chiamatemi dj. Quello è un lavoro serio e ne ho grande rispetto. Diciamo che sarà soprattutto un viaggio nella mia testa, nel mio mondo, con le canzoni e le musiche che mi hanno segnata ed emozionata e tante immagini connesse, o sconnesse. Sto cercando in queste ore di metterci dentro anche alcuni film meravigliosi di Godard. Si ballerà anche. Perché io sono fatta così. Mi piace molto ballare, sono meno introversa di come vengo dipinta. Vi invito a venire in piazza: è pure ad ingresso gratuito.”
Sull’essere una cantante in Italia
“Non somiglio a Laura Pausini o a Carmen Consoli? Mi impegno molto ad avere un mio stile, ad essere Rachele Bastreghi, e, anche se non posso sapere da sola se ci riesco, è il compito che da artista seguo ogni giorno. Non è mai facile da noi ma non mi piacere essere quella che si lamenta. Mi prendo i passi in avanti, piccoli o grandi che siano.”
Rachele Bastreghi e il successo dei Baustelle
“E’ stata una storia bellissima partita da Montepulciano e arrivata in tutta Italia. All’inizio suonavamo davanti a poche decine di persone. Ricordo un concerto a Parma in cui, sotto al palco, c’erano cinque persone. Poi il progetto è cresciuto e ci siamo tolti tantissime soddisfazioni. Adesso, senza strappi, ho scelto di investire del tempo su di me per provare cose che prima non facevo. Per esempio nella band i testi li scriveva Francesco Bianconi mentre ora ho addirittura realizzato il sogno di scrivere per Patty Pravo, artista per cui nutro un’immensa stima.”
Su “Bella Ciao”
“Sono sempre distratta, ho letto da poco della storia di “Bella Ciao” e non esprimo giudizi non avendo i dettagli della questione. Posso però parlare per me: io la canterei senza problemi, ovviamente se ci fosse il giusto contesto per farla. Magari durante la performance potete intonare un coro dal pubblico. Là non avrò microfono e di più non si potrebbe fare ah ah.”
Ascolta qui il podcast dell’intera intervista di Rachele Bastreghi:
https://www.radiocusanocampus.it/it/rachele-bastreghi-aperossa
Ecco il video di “Penelope” di Rachele Bastreghi: