Donna segregata in casa a Bojano, in provincia di Campobasso, per 22 anni dal fratello e dalla cognata. Spunta il video: “Non mi permettono di lavarmi”.

Donna segregata Campobasso: le dichiarazioni della vittima ed il video mandato in onda da Pomeriggio Cinque

Dopo essere stata liberata dai carabinieri la donna ha espresso il suo stupore alle forze dell’ordine:

“Ma davvero siete venuti qui per liberarmi? Io in questo posto non voglio più starci…”.

Dopodiché, la donna è stata rassicurata dagli agenti, per poi accennare un breve sorriso e scoppiare immediatamente a piangere, in un pianto che sa molto di liberazione.

La vittima ha parlato alla psicologa della Procura, confessando i seguenti fatti:

Non mi facevano fare nemmeno il bagno… Potevo lavarmi una volta al mese nella vasca del bucato. Sono stata ridotta al silenzio, erano schiaffi e insulti se parlavo senza che prima mi dessero il permesso. Mangiavo ciò che mi davano, richieste fatte a voce dalla finestra…

D’inverno, per riparami dal freddo, usavo delle coperte… Poi indossavo gli abiti che avevo con me quando mi trasferii. La televisione? No, non c’era”.

Dopo la liberazione della donna, è stato mandato in onda a Pomeriggio Cinque un video dove viene ritratta la 67enne mentre parla con un vicino di casa, che la riprende da sotto casa.

Lui la invita a parlare della condizione nella quale si ritrova:

Se tu hai paura devi parlare davanti a loro, devi dire la verità. Devi dire che ti tengono chiusa e che non puoi uscire”.

A questo invito, la donna risponde nel seguente modo:

Fino al 2021 mi hanno permesso di lavarmi, adesso non più. Che schifo. Adesso mi cambio solo i vestiti, li lavo in lavatrice ma mai insieme ai loro: non me lo permettono”.

Al ché, il vicino di casa rincara la dose e prosegue il discorso invitando nuovamente la vittima a parlare della sua condizione anche con le forze dell’ordine:

Tutto il paese sa che sei rinchiusa qui, se viene il maresciallo non devi avere paura”.

Donna segregata Campobasso si trova ora in una struttura protetta: ecco le parole dei carabinieri

La donna di 67 anni originaria di Campobasso e vittima dei suoi stessi familiari, ovvero suo fratello e sua cognata, i quali l’hanno tenuta segregata per ben 22 anni.

Ora la donna è stata liberata lo scorso venerdì sera dai carabinieri, ai quali ha denunciato i fatti accaduti, ed al momento si trova in una struttura protetta.

Ecco quali sono state le dichiarazioni che sono state rilasciate dal maggiore dei carabinieri Edgard Pica:

La svolta è arrivata grazie a una segnalazione, a dimostrazione della necessità di denunciare sempre e tempestivamente le violenze, ma soprattutto in questo caso, come in tanti altri dormienti, di non voltare la testa, di ascoltare le richieste di aiuto, anche se velate, di vicini di casa, conoscenti o semplici coinquilini e segnalarle ai carabinieri, perché solo vincendo il muro dell’omertà si potrà costruire una società migliore che garantisca a tutti gli stessi diritti e ponga fine alle sopraffazioni.

Nonostante quello che ha vissuto è stata stata molto lucida e precisa nel racconto. La ‘resilienza‘ della donna è stata messa a dura prova negli anni, ma ha vinto la sua capacità di sopportare le gravissime privazioni subite, dalla libertà personale, a quella di parola e di autonomia, mostrando un desiderio di vivere e uscire da tale situazione, cercando in ogni occasione di chiedere aiuto, con tentativi rimasti per troppo tempo inascoltati”.

Il fratello e la cognata della vittima negano: “Non è vero niente…”

Il fratello e la cognata della donna di 67 anni sono stati denunciati per sequestro di persona e maltrattamenti. In un’intervista al Tg1 hanno negato tutto: “Non è vero niente…”.

A Pomeriggio Cinque, invece, è stata intervistata la parrucchiera, dove la vittima era solita andarsi a tagliare i capelli di tanto in tanto:

Mi sono sembrate brave persone, un po’ timide semmai. Non mi sono mai accorta di nulla. Certo, lei da tempo non la vedevo in giro…”.