L’agenzia di stampa americana Reuters lancia una notizia incredibile: a marzo Vladimir Putin avrebbe rifiutato la proposta di negoziato con l’Ucraina. L’indiscrezione proviene da una fonte affidabile, Dmitry Kozak: referente personale di Putin nel Donbass dal 2020 e cittadino dotato del doppio passaporto russo-ucraino. Oggi intanto il leader del Cremlino è atteso in Uzbekistan dove incontrerà il presidente cinese Xi Jinping.

Putin non si accontentò e allargò l’obiettivo della guerra all’intera Ucraina

“Tre persone vicine alla leadership russa” è quanto si legge in un articolo a firma Reuters in merito alle fonti secondo cui la guerra in Ucraina avrebbe potuto avere vita breve: a dire no alla proposta di negoziati per la pace sarebbe stato lo stesso Putin, convinto di concludere l’operazione militare speciale in breve tempo.

Un dietrofront all’ultimo momento dopo un intenso lavoro diplomatico portato avanti da Dmitry Kozak, 63enne ucraino e uomo di fiducia di Putin nel Donbass. La condizione essenziale al centro della trattativa era l’esclusione di Kiev dalla Nato, tuttavia ciò non è bastato a convincere il leader russo. A questo punto gli obiettivi si sono ampliati e dal Donbass gli attacchi si sono allargati al resto dell’Ucraina fino al confine occidentale di Leopoli.

Il Cremlino, tramite la figura ormai nota del suo portavoce Peskov, nega ogni coinvolgimento:

Tutto ciò è privo di ogni riferimento con la realtà. Non è mai successa una cosa del genere, è un’informazione assolutamente errata

Dmytro Peskov, portavoce del Cremlino

Il braccio destro di Zelensky, Mykhailo Podolyak, non fornisce dichiarazioni in merito. Qualche tempo fa però si era espresso così:

Sappiamo chiaramente che la parte russa non è mai stata interessata a un accordo pacifico. Per Putin la minaccia della Nato al confine è un pericolo troppo grande

Mykhailo Podolyak, consigliere di Volodymyr Zelensky

Di Kozak non si hanno più notizie ufficiali dallo scorso maggio. L’unica certezza che trapela riguarda la sua estromissione dal dossier Ucraina, mentre da Kiev sono convinti che sia stato arrestato per collaborazionismo.