“Staccare il prezzo del kw ora dal prezzo del metano”. E’ la prima cosa da fare contro il caro bollette secondo Luciano Ciocchetti, FDI, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Caro bollette

“Intanto si potrebbe staccare il prezzo del kw ora dal prezzo del metano, ci vorrebbe un secondo. Non capisco perché il governo non assuma questa decisione. Per noi questa è la prima cosa da fare. Quando si dice che l’Europa deve mettere un price cap al prezzo del metano ci si riferisce al prezzo della speculazione che si fa nella borsa di Amsterdam, qui l’Europa è tiepida. Va rivisto totalmente il sistema. Poi bisogna ridurre gli oneri di sistema, sono stati ridotti troppo poco finora. E poi bisogna chiaramente intervenire per fare in modo che in tempi brevissimi riusciamo ad essere autosufficienti”.

Ingerenze russe

Sulle presunte ingerenze russe in campagna elettorale, Ciocchetti ha dichiarato:

“Prima di dare notizie di questo genere andrebbero verificate. Mi pare che questo presunto documento presenti molti condizionali, mi pare sia più un buttare fumo a 10 giorni dal voto italiano per creare confusione. Se davvero ci fossero queste cose bisognerebbe aggiungere nomi e cognomi. Mentre il signore americano che ha lanciato questa bomba fa tutte affermazioni generiche. Oggi sentiremo il sottosegretario Gabrielli cosa dirà al Copasir. Voglio solo rilevare che in quegli anni dal 2014 in poi in Italia governavano Letta, Renzi e Gentiloni e sono i periodi in cui l’Italia è diventata sempre più condizionata dal metano acquistato dalla Russia. C’è chi governava, chi portava avanti accordi internazionali per acquistare il metano, io credo quindi che bisogna fare un panorama un po’ più ampio legato a queste dichiarazioni che questo signore qui ha fatto. Sappiamo che dal dopoguerra in poi in Italia ci sono stati partiti che hanno ricevuto finanziamenti da Stati esteri. La storia del dopoguerra italiano dovrebbe dimostrare che la parte giusta scelta è quella dopo la guerra. Io per la mia storia e per la mia cultura sto dalla parte occidentale senza se e senza ma”.