Il portavoce presidenziale Serhii Nykyforov, in un post su Facebook, ha confermato che nelle scorse ore il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è rimasto coinvolto con un veicolo privato in un incidente stradale per le strade di Kiev. In questo senso, Zelensky – immediatamente visitato dai medici – non ha riportato ferite gravi o degne di nota:

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è rimasto coinvolto in un incidente auto a Kiev, ma non ha riportato ferite gravi. Il presidente è stato visitato da un medico: non sono state riportate ferite gravi. Le circostanze dell’incidente verranno accertate dalle forze dell’ordine. I medici che accompagnano il capo dello Stato hanno prestato soccorso all’autista dell’auto privata e lo hanno messo su un’ambulanza.

Pochi minuti più tardi dall’annuncio, Zelensky ha pubblicato il consueto video-messaggio serale rivolto alla popolazione, senza problemi.

Guerra Russia-Ucraina, Blinken ringrazia Draghi

Continuano le operazioni della comunità internazionale per supportare l’Ucraina. Nella serata di ieri Mario Draghi ha sentito telefonicamente il segretario di stato Usa Antony Blinken. Quest’ultimo ha voluto evidenziare il ruolo di primo piano del Premier italiano nel supportare – senza dubbio alcuno – il paese ucraino:

Per la sua leadership esemplare durante uno dei più difficili periodi nella storia recente e per il forte sostegno dell’Italia all’Ucraina. Ha sottolineato l’importanza di mantenere la solidarietà e la resilienza di fronte agli sforzi russi di usare l’energia e altri mezzi per dividere i Paesi che supportano l’Ucraina.

Da Mosca arrivano invece minacce verso gli Stati Uniti nel caso di nuove consegne di armi, nello specifico di missili a lungo raggio che potrebbero potenzialmente colpire il territorio russo. Queste le parole pronunciate dall’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov:

Particolarmente preoccupante è il fatto che per molti mesi l’Ucraina ha sollecitato la fornitura di missili tattici operativi Atacms, progettati per colpire obiettivi a una distanza massima di 300 chilometri. Se Kiev ottiene tali armi, grandi città russe, così come le infrastrutture industriali e di trasporto, rientreranno nell’area di possibile distruzione. Un tale scenario significherebbe il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti in uno scontro militare con la Russia.

Guerra Russia-Ucraina, colpita la città di Zelensky

Nella notte è stata colpita la città di Kryvyi Rih, ossia il luogo di origine del presidente Volodymyr Zelensky. Dopo l’attacco alla diga portato avanti dalle truppe russe, il fiume Inhulets ha inondato le strade della città, costringendo i residenti ad abbandonare frettolosamente il luogo. L’esercito di Mosca ha portato avanti l’attacco all’impianto attraverso l’utilizzo di otto missili da crociera. Azione chiaramente denunciata dal capo dell’amministrazione militare Oleksandr Vilkul, citato da Ukrinform:

La Russia ha commesso un altro atto terroristico. Hanno colpito una struttura idrotecnica molto grande, il tentativo è quello di lavare via una parte della nostra città. Stiamo monitorando la situazione, ma il livello dell’acqua è salito in maniera importante.

Nel frattempo c’è grande attesa, nella giornata odierna, per quanto riguarda l’incontro tra Vladimir Putin e il presidente della Cina per capire come si muoveranno insieme, nel contesto internazionale. Ci si attende un appoggio reciproco nelle consuete conferenze stampa di chiusura incontro: