Riparte la stagione del balletto al Teatro alla Scala con l’Onegin, uno dei capolavori della letteratura coreografica del Novecento firmato da John Cranko, stasera in apertura di recite e poi il 17, 20 e 23 settembre. Protagonisti Roberto Bolle e Marianela Nunez, star del Royal Ballet di Londra. Esempio perfetto di ‘dramma in danza’, l’opera di Aleksander Puskin è sempre stata considerata un vero e proprio ‘poema nazionale’ studiato a scuola, i versi imparati a memoria dagli studenti, uno dei balletti più amati e rappresentati di John Cranko.
Una grande storia d’amore di struggente infelicità, Onegin, tra passi a due, danze d’insieme, aristocratici balli in sontuosi palazzi, duelli a morte, passioni represse e confessate (troppo tardi) su brani e composizioni di Čajkovskij arrangiate e riorchestrare da Kurt-Heinz Stolze.
Il balletto in tre atti venne eseguito per la prima volta alla Staatsoper Stuttgart di Stoccarda nel 1965.
Le musiche
Per la colonna sonora di Onegin, Cranko chiese al direttore d’orchestra e musicista Kurt-Heinz Stolze (maestro di cappella del balletto di Stoccarda) di arrangiare ed orchestrare pezzi per orchestra e per pianoforte da diverse composizioni di Čajkovskij.
Stolze scelse dei brani dalle cinque opere per piano de Le Stagioni, brani da Gli stivaletti come il tema principale per Onegin e Tatiana, movimenti dalla fantasia sinfonica Francesca da Rimini, un’aria da Il Voevoda, un duetto dall’opera incompiuta Romeo e Giulietta, e l’Impromptu dai due pezzi per pianoforte (op.1).
L’Onegin al Teatro alla Scala: Bolle protagonista
Nell’Onegin al Teatro alla Scala Roberto Bolle torna a rivestire gli ombrosi panni di Onegin, giovane aristocratico annoiato dalla vita che si lascia sfuggire quello che troppo tardi riconoscerà come il vero, grande amore. Nove recite, con diversi cast, nei quali si alterneranno Marco Agostino e Nicoletta Manni, Gabriele Corrado e Alice Mariani, Timofej Andrijashenko e Martina Arduino, Nicola del Freo e Vittoria Valerio.