La Commissione europea propone una serie di misure “temporanee” per contrastare il caro energia. Per ridurre la domanda nei momenti di picco, che fa entrare in gioco l’energia più costosa, la Commissione propone di introdurre l’obbligo di ridurre il consumo di elettricità di almeno il 5% durante determinate ore di picco. Gli Stati dovranno identificare il 10% delle ore con il prezzo maggiore previsto e ridurre la domanda in queste ore.
Caro Energia, il pacchetto di misure Ue
La prima misura proposta dalla Commissione Europea è l’imposizione di una soglia massima per i ricavi, comunque remunerativa (nei giorni scorsi si era parlato di 200 euro per MWh, che sarebbero stati ora ridotti a 180 euro) per le fonti energetiche rinnovabili o a basso contenuto di carbonio, che permetta di finanziare con i ricavi eccedenti questo tetto le misure di sostegno per famiglie e imprese più vulnerabili e gli investimenti nelle fonti energetiche pulite.
Il “contributo temporaneo di solidarietà”
La seconda è il “contributo temporaneo di solidarietà”, che sarebbe stato ora fissato al 33% dei profitti straordinari delle aziende fornitrici di energia da fonti fossili, definiti come i profitti superiori al 20% della media degli ultimi tre anni (da inizio 2019). Il gettito di questo prelievo, che si aggiungerà alle normali imposte, andrà destinato, anche in questo caso, alla riduzione delle bollette di famiglie e imprese più vulnerabili, e agli investimenti nelle energie verdi.
Riduzione consumi energia
La terza misura, già citata, è la riduzione dei consumi di energia elettrica del 5% che gli Stati membri dovranno garantire nelle ore della giornata in cui il prezzo dell’elettricità raggiunge il suo picco, e che dovrebbe essere applicata ad almeno il 10% delle ore di ogni mese.
Modifica regole UE
Una quarta misura poco controversa è l’impegno a modificare il quadro delle regole Ue per consentire l’intervento degli Stati (con prestiti e garanzie) a sostegno della liquidità delle aziende energetiche, messe sotto enorme pressione sul mercato finanziario dalla estrema volatilità dei prezzi nel settore. In questo caso però c’è ancora bisogno di un po’ di tempo per consultare i regolatori, ma la misura dovrebbe essere pronta per essere sottoposta ai ministri dell’Energia al Consiglio Ue straordinario del 30 settembre.