“L’Ucraina restituirà la libertà alla Crimea e a tutto il popolo ucraino nella penisola e renderà la Crimea uno dei posti migliori e più confortevoli d’Europa”. La dichiarazione in questione è stata rilasciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo video messaggio. Ecco le ultime notizie sulla guerra in Ucraina. 

Guerra in Ucraina, i funzionari russi hanno contattato Kiev per negoziare

Il vice primo ministro ucraino Olga Stefanishyna afferma che funzionari russi hanno contattato negli ultimi giorni Kiev per negoziare: una mossa che secondo la vicepremier è legata alla recente controffensiva ucraina, che ora Mosca vorrebbe fermare.

Il tutto mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha avvertito che la bozza di trattato di sicurezza presentato da Kiev, che vede l’Italia tra i garanti, è “di fatto un prologo alla Terza Guerra Mondiale”.

Zelensky: “A Izyum torture come a Bucha”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la visita a sorpresa a Izyum, liberata dai russi nei giorni scorsi, ha dichiarato:

Non ci si può abituare a queste cose ma dopo Bucha non saremo sorpresi dai passi compiuti dai terroristi russi, perché vediamo la stessa cosa. Di nuovo torture, di nuovo distruzione di scuole, asili… Loro fanno le stesse cose. Non ho visto niente di nuovo.

Soldati russi tornano a Kreminna 

I soldati russi sono tornati a Kreminna, città del sud dell’Ucraina che ieri avevano abbandonato. Lo ha detto su Telegram il governatore della regione di Luhansk, Serhii Haidai, spiegando che i soldati hanno stracciato le bandiere ucraine che erano state issate dai partigiani e cercano di “mostrare di avere una grande presenza in città”.

Ieri Haidai aveva riferito che le forze russe avevano lasciato Kreminna, ma che l’esercito ucraino non erano ancora arrivate in città. Partiti gli occupanti erano state subito issate bandiere ucraine.

Mosca: “Continuiamo massicci attacchi in ogni settore”

Le forze aerospaziali, missilistiche e d’artiglieria russe stanno continuando a sferrare “attacchi massicci sulle unità e le riserve delle forze armate ucraine in tutti i settori dell’operazione”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, in conferenza stampa. Nel frattempo, l’ambasciatore russo negli USA si è scagliato contro la continua richiesta di nuove armi da parte dell’Ucraina:

Particolarmente preoccupante è il fatto che da molti mesi l’Ucraina sollecita la fornitura di missili tattici operativi Atacms, progettati per colpire obiettivi a una distanza massima di 300 km. Se Kiev ottiene tali armi potrebbero essere colpite grandi città russe.

Peskov: “Proposta Kiev su garanzie di sicurezza minaccia Russia”

La nuova proposta di Kiev sulle garanzie di sicurezza è vista come una minaccia da Mosca. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo il quale “l’adesione alla Nato resta un obiettivo” dell’Ucraina, “quindi la principale minaccia al nostro Paese persiste”.

Una ragione che rende l’operazione speciale militare necessaria, ancora più rilevante.

Ha aggiunto Peskov.

Onu, Gutierres: “Siamo lontani dalla fine della guerra”

Nel frattempo, Antonio Gutierres, segretario generale dell’Onu, ha fatto sapere che l’accelerata militare da parte dell’Ucraina non si tradurrà in un presto epilogo della guerra. Ecco le sue parole dopo la telefonata con il presidente russo, Vladimir Putin:

Siamo lontani dalla fine della guerra. Un cessate il fuoco non è in vista, mentirei se dicessi che lo è.