Bonus 200 euro professionisti
Bonus 200 euro professionisti. Milioni di lavoratori autonomi e professionisti sono ancora in attesa di ricevere il bonus 200 euro, l’indennità una tantum pensata dal governo Draghi per aiutare i cittadini contro i rincari degli ultimi mesi. C’è chi – come Confesercenti – si dice preoccupato che i fondi stanziati non basteranno a coprire l’erogazione per tutti i beneficiari, che sarebbero 3,4 milioni di lavoratori. Ipotesi scartata – almeno per i professionisti – dall’Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati), secondo cui le coperture ci sarebbero.
Adepp: i soldi ci sono
Per l’Adepp, almeno per quanto riguarda i professionisti, non ci dovrebbe invece essere alcun problema. Per quanto riguarda i fondi, le casse previdenziali hanno “effettuato un approfondimento sullo stanziamento operato dal governo (e integrato con il Decreto Aiuti bis) che si rivela capiente rispetto alla platea dei beneficiari“, essendo pari a 95,6 milioni per i professionisti iscritti agli Enti privati, la cui platea di beneficiari dovrebbe essere di circa 477mila unità. Non ci sarebbe quindi “il rischio che i soggetti in possesso dei requisiti non accedano al bonus”, anche perché – evidenzia l’Adepp – è stato fissato al prossimo 30 novembre il termine perentorio entro cui presentare domanda: ha quindi poco senso parlare di click day”. In ogni caso, le richieste per i professionisti non partiranno prima del prossimo 20 settembre, come stabilito dopo un incontro tecnico tra le strutture delle casse di previdenza private e alcuni tecnici dell’Inps.Serve infatti ancora qualche giorno per mettere a punto le modalità tecniche di erogazione ai professionisti, “perché lo schema di decreto interministeriale di attuazione della misura deve ancora superare tutti i controlli della Corte dei Conti, per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale“. Si tratta di “tappe necessarie per poter applicare la misura”, precisa l’Adepp. L’avvio “della presentazione delle domande da parte degli iscritti potrà avvenire trascorsi due giorni (per esigenze tecniche) dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta”