Mika Hakkinen è stato a fine degli anni ’90 uno dei principali antagonisti della Ferrari di Michael Schumacher.
C’è chi vede in quella rivalità agonistica, piena però di rispetto tra piloti, quella di questi anni tra Max Verstappen e Charles Leclerc.
Proprio come ex sfidante della Rossa di Maranello Hakkinen ha provato ad analizzare il periodo della Ferrari, in una stagione di rinascita ma anche di beffa visto il confronto impietoso con la Red Bull che continua ad essere davanti.
Hakkinen ha parlato della pressione che si ha al volante della Scuderia più prestigiosa dell’industria automobilistica, paragonando il guidare una Rossa a far parte di una nazionale.
“La Ferrari ha sempre avuto molta pressione ed è qualcosa che hanno solo loro naturalmente anche in McLaren sentivamo la pressione di competere per vincere, di fare del nostro meglio, di non essere soddisfatti se non vincevamo. Ma la Ferrari ha sempre avuto la pressione aggiuntiva di essere una specie di squadra nazionale“.
La pressione è il principale problema secondo il pilota finlandese: la gestione dello stress che coinvolge tutto lo staff è il motivo di maggiore difficoltà.
“C’è sempre una sensazione di pressione extra e questo non può essere facile per il management o per i piloti. Devono continuare a lavorare sodo, a spingere tutti insieme e ad assicurarsi di non darsi la colpa l’un l’altro quando le cose vanno male. È interessante vedere i commenti del presidente della Ferrari, soprattutto in pubblico, perché questo aumenta la pressione sulla squadra. Penso che questa stagione sia stata difficile perché hanno iniziato con una macchina veloce vincendo gare e avendo fiducia, ma la Red Bull ha operato in modo più efficiente, facendo pochi errori e migliorando la macchina“.
Infine una battuta su quando Verstappen potrà diventare ufficialmente Campione del Mondo.
“Max è stato in pole solo quattro volte, ma il suo ritmo di gara è troppo veloce e costante, la macchina ha un’ottima velocità in rettilineo e non ha problemi a sorpassare. Mi aspetto che festeggi il suo secondo campionato del mondo a Singapore o in Giappone all’inizio di ottobre, a meno che non si verifichi un problema di affidabilità”.