Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) Franco Locatelli ha parlato in un’intervista esclusiva di cosa attende l’Italia nei mesi autunnali in merito all’epidemia covid-19.

Siamo ufficialmente entrati in quella fase di endemizzazione, una situazione di controllo epidemiologico che ha permesso di ottenere come risultato importante la riapertura delle scuole senza mascherine, con la Dad chiusa nel cassetto dei ricordi. Una svolta capace di emozionare anche un uomo di scienza, specie dopo i mesi delle decisioni difficili e delle restrizioni

Franco Locatelli, presidente del Css

Covid, Locatelli ribadisce l’efficacia dei vaccini esistenti per la quarta dose

Franco Locatelli, da sempre contraddistinto per il suo aplomb nel portamento e nei giudizi, sceglie la parola “endemia” per definire lo status quo dell’epidemia covid-19: segnale che il biennio più duro è alle spalle. Ma cosa attende l’Italia nella stagione autunnale e invernale?

I vaccini sono il merito per cui oggi stiamo attraversando una nuova fase del coronavirus. La tecnologia ha aiutato la scienza ad affrontare un virus sconosciuto in pochissimi mesi, riducendo marcatamente il rischio di malattia grave o addirittura fatale. Ora, grazie ai vaccini adattati, abbiamo anche il vantaggio di una risposta anticorpale neutralizzante per le varianti predominanti. Già solo nel primo anno della loro somministrazione i vaccini hanno salvato 20 milioni di vite nel mondo, un terzo della popolazione italiana.

Franco Locatelli, presidente del Css, ad Avvenire

Il vero nodo è però quello con la campagna vaccinale praticamente immobile. Rifiuto generico della quarta dose oppure attesa per i vaccini aggiornati?

Rimane fondamentale in questa fase conferire ulteriore protezione. Ci si aspetta che un ulteriore vantaggio possa essere offerto dai nuovi vaccini, i quali, come i precedenti, hanno minore efficacia in termini di protezione dall’infezione ma un rischio ridotto in maniera asintomatica o con pochi sintomi. Ecco perché raccomandiamo che aderiscano alla campagna prioritariamente le persone a rischio. Ma la raccomandazione si estende anche agli operatori sanitari, a chi lavora nelle Rsa e agli ospiti di queste strutture, alle donne in gravidanza

Franco Locatelli, presidente del Css

Non si può barattare un vaccino più performante con l’immediatezza della vaccinazione. La tempestività prevale su tutto, sia Ema che Ecdc (gli enti europei della salute) lo hanno ribadito a chiare lettere. E’ molto rischioso aspettare, anche perché non c’è certezza di quando arriveranno in Italia. Sarebbe un grave errore affrontare la stagione fredda con una protezione molto bassa e vecchia di più di un anno

Franco Locatelli, presidente del Css