Crea grande agitazione a 11 giorni dalle elezioni politiche la notizia diffusa dall’Intelligence Usa secondo cui la Russia avrebbe garantito finanziamenti i partiti politici anti-Ue a partire dal 2014: investimento totale di 300 milioni di dollari.
Lo chiamano in gergo “soft power” per indicare una forma d’influenza a distanza, tuttavia si tratta di un’indiscrezione uscita dall’ufficio del segretario di Stato americano Antony Blinken, il quale avrebbe espresso preoccupazioni alla vigilia della tornata elettorale europea. Tanti gli studi in materia e altrettanti gli scandali e le intercettazioni emerse dalla conquista della Crimea in poi.
Elezioni, Salvini: “Mai chiesti finanziamenti alla Russia”
Dalle parole ai fatti, verrebbe da dire. Giunti a questo punto le minacce di Dmitri Medvedev all’Europa sembrano quasi irrisorie rispetto alla clamorosa notizia di finanziamenti sospetti della Russia ai partiti anti-Ue radicati in tutta Europa: Già a partire dalla tarda serata di martedì e poi ancora mercoledì sera è un susseguirsi di dichiarazioni che agitano la scena italiana alla vigilia delle elezioni.
Mi sono confrontato personalmente con l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Franco Gabrielli, sul rapporto dell’ intelligence Usa che parla di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri. Al momento non ci sono prove che ci sia l’Italia tra i Paesi coinvolti nel giro
A Washington incontrerò alcuni membri della Commissione Sicurezza del Senato e chiederà approfondimenti. Mi pare ormai conclamato che l’ingerenza russa sia un fenomeno presente, venerdì prevediamo un nuovo aggiornamento sulla questione
Adolfo Urso, presidente Copasir
Ma le reazioni politiche impazzano, a cominciare dalla Lega che alza la voce:
Non saranno più tollerate falsità e insinuazioni: ora basta. Non abbiamo mai avuto a che fare con finanziamenti sotto banco con la Russia e trovo strano che circolino queste fake news in una fase cruciale della campagna elettorale. Esistono anni di indagini aperte che non arriveranno a nulla perché non c’è nulla da scoprire. Ora la sinistra sfrutterà questa storia per non parlare di Italia bollette, cartelle e lavoro
Matteo Salvini, leader Lega
Penso che sia importante sapere dall’Ue se la Russia ha cercato di espandere la sua influenza in Italia e in Europa. Sono certa che la Lega non sia coinvolta in questa storia così come noi. Trovo gravi le accuse di Repubblica e del giornalista Volker: ci portino le prove di quanto affermano, altrimenti scatterà la querela
Giorgia Meloni, leader Fdi
Bonelli e Fratoianni pronti a dare battaglia
Vediamo ora il commento dei partiti di centrosinistra:
Gli italiani chiamati al voto hanno il dovere di sapere se alcuni partiti politici di questo Paese siano stati finanziati da una potenza, la Russia, che oggi è contro l’Europa e ha invaso l’Europa. Inaccettabile che la Lega non abbia disdetto il suo rapporto, il suo gemellaggio con il partito Russia unita, chiediamo che Salvini rompa il rapporto con Russia unita
Enrico Letta, segretario Pd
Il M5S chiede trasparenza e chiarezza quanto prima dal Copasir con il pieno sostegno di tutte le forze parlamentari. Non possiamo inoltre che esprimere una certa preoccupazione per il fatto che la parte finale della campagna elettorale possa essere inquinata da fattori esterni. Ci auguriamo che nessuno pieghi una questione di sicurezza nazionale a biechi interessi politici
Nota del M5s
Prima del 25 settembre gli italiani e le italiane devono sapere quali partiti e leader avrebbero preso soldi dalla Russia. I titoli dei giornali di oggi sono vere e proprie notizie di reato e un attentato agli interessi nazionali. L’alleanza Verdi e Sinistra invierà alla Procura della Repubblica di Roma un esposto per chiedere l’apertura di un’inchiesta
Nota congiunta dell’alleanza Verdi-Si