A chi le domanda se vuole diventare il prossimo presidente del Consiglio risponde con un no accompagnata da una risata, seguito da una spiegazione che ne chiarisce il senso: “Voglio dire che non ho mai inteso la politica come una faccenda personale e quando sono entrata in politica non avrei mai pensato di diventare un politico”.
Insomma, Giorgia Meloni, rispondendo alle domande del Washington Post, sintetizza la sua storia per ribadire che “se gli italiani dovessero decidere di assegnare a Fratelli d’Italia un risultato che suonasse come un ‘vogliamo Giorgia Meloni premier‘, allora io sarei il premier“. “Tenendo presente – precisa – che la decisione ultima compete al Presidente della Repubblica“.
Meloni. La chiarezza
Anche in questa intervista la Leader di Fratelli d’Italia ammette che la prospettiva è di quelle che fanno tremare le mani ma tiene a far passare due messaggi chiave. Uno è quello per cui “non capisco perché un presidente del Consiglio nominato sulla base di un chiaro consenso popolare debba rappresentare un problema per qualcuno. Non mi sembra normale – dice ancora – che qualcuno possa pensare che gli italiani non siano liberi di eleggere i propri rappresentanti come ogni altro in Europa”.
L’altro è strettamente connesso, guarda alle preoccupazioni delle Cancellerie europee per la prospettiva di un governo a trazione FdI, ed è quello per cui “non ho bisogno di sentirmi accettata, nel senso – scandisce – che non mi considero un rischio, nè un mostro nè un pericolo“. “Mi considero – rivendica Meloni – una persona molto seria ed è con serietà che dobbiamo rispondere agli attacchi, interessati, che ci vengono indirizzati”.