In Europa continua a tenere banco il tema sul caro energia ed oggi la premier finlandese Sanna Marin ha voluto alzare i toni durante il suo intervento. Dopo aver preso parola al momento del suo discorso al Parlamento europeo, la Marin ha espresso un discorso energico ed emozionale che ha toccato diversi temi, dall’energia fino alla guerra in Ucraina.

Procedendo per punti, la leader finlandese si è concentrata sulle mosse dell’Europa contro il caro energia, sottolineando la formula del ricatto attuato dalla Russia in questo momento storico:

La mia visita giunge in un momento triste per l’Europa: l’aggressione in Ucraina, l’instabilità dei prezzi energia e dell’inflazione rappresentano un pericolo, così come l’avanzata del cambiamento climatico. Con il nostro sostegno l’Ucraina vincerà la guerra, nel nostro cuore ha già vinto. Insieme abbiamo risposto con sanzioni e fornendo il sostegno finanziario e militare. L’unità è il nostro principale punto di forza. La Russia opera in maniera miope perché questa crisi significa che l’Europa si libererà dalla dipendenza dal gas russo molto più velocemente di quello che credevamo. Dobbiamo dare prova di solidarietà, e adottare misure eccezionale per ridurre i prezzi del caro energia.

Poi un nuovo attacco a Mosca:

La Russia pensa che la nostra democrazia e la nostra diversità ci rendano deboli ma è proprio questo che ci rende forti. Con questa aggressione abbiamo dimostrato capacità di lavorare insieme. Dobbiamo promuovere la nostra unità: se la Ue è divisa, è debole, ed è quello che vuole la Russia. Noi saremo in grado di affrontare l’estorsione russa e il lungo inverno ma ci vuole determinazione e coraggio. Quando calcoliamo i prezzi qui pensiamo che gli ucraini li calcolano in termini di vite umane.

Sanna Marin contro la Russia e il caro energia: “Più sanzioni”

Dopo aver espresso la propria posizione sul caro energia, la premier finlandese si è poi scagliata contro la Russia sottolineando la propria vicinanza all’Ucraina e l’importanza del suo ingresso nell’Unione Europea:

Il posto dell’Ucraina è nella Ue ma le porte devono aprirsi a tutti i paesi che vogliono aderire alla comunità di valori, stiamo parlando dei principi di base che vengono attaccati ora dalla Russia. Dobbiamo continuare il nostro sostegno all’Ucraina ed essere pronti a più sanzioni: più impatto abbiamo con le sanzioni, più forte sarà la crisi economica per la Russia.

Infine, un passaggio sulla libera circolazione dei cittadini russi in Europa:

Non è giusto che i turisti russi circolino in Europa mentre Putin uccide ucraini, bisogna interrompere i visti. Per essere forti, dobbiamo prenderci cura dei nostro valori comuni: lo stato di diritto, la democrazia, i diritti umani. Solo agendo guidati da questi principi supereremo le crisi future.

Insomma, dopo le lunghe polemiche legate al gossip, Sanna Marin ha dimostrato ancora una volta di avere tanto polso e soprattutto le idee chiare per guidare la Finlandia. Il suo intervento al parlamento europeo non è stato tuttavia l’unico, ma rappresenta il sesto di una serie di dibattiti racchiusi sotto il nome di “Questa è l’Europa” di cui hanno fatto parte anche Mario Draghi ed altri ministri di molti Paesi.