Mancano poche ore all’inizio della Coppa Davis 2022 e l’Italia è pronta a scendere in campo per sfidare la Croazia. Filippo Volandri, capitano non giocatore della Nazionale, ha quindi chiarito le condizioni degli atleti azzurri.

Coppa Davis 2022, le parole di Volandri su Sinner

Volandri ha sottolineato lo stato attuale di Jannik Sinner:

Avere dei giocatori che raggiungono le fasi finali degli Slam è un privilegio. In questo caso ci dà poco tempo per portarli al 100%, ma abbiamo gli strumenti giusti per sopperire a problemi come ad esempio il poco sonno. Il passaggio dal cemento outdoor all’indoor è un po’ più facile del contrario, però le condizioni di gioco sono molto diverse da New York: il campo più lento, il rimbalzo, le palle. Arriverà probabilmente stasera. Ha speso tanto e ha avuto un piccolo problema alla caviglia nel match contro Ivashka e l’ha sentito anche contro Alcaraz. Per questo arriva dopo gli altri. Lui vuole giocare e sta facendo di tutto per essere pronto sin dal primo incontro.

Quindi, Volandri ha continuato in questa maniera:

Abbiamo tante opzioni, ben venga complicarsi un po’ la vita grazie alla possibilità di scegliere. Questo significa che abbiamo giocatori forti, un gruppo importante. Siamo all’inizio di un percorso partito l’anno scorso e che proseguirà in futuro: vogliamo aggiungere un altro mattone. La squadra c’è, poi sarà il campo a parlare.

Volandri su Alcaraz numero 1 al mondo: “Fa impressione”

Infine, su Alcaraz:

Dopo le Finals dell’anno scorso dissi che lo vedevo tra i primi tre del mondo nel giro di un paio d’anni. Ho sbagliato di brutto… è al numero uno in neanche un anno. Fa impressione come brucia le tappe, fa impressione la sua struttura. Ha un percorso ben preciso che ha previsto un passo dopo l’altro ed è quello che mi piace di più. Ha un obiettivo e lavora solo per quello, la classifica e i punti sono una conseguenza. Il dualismo con Jannik? Sarà una competizione sana che porterà entrambi ad alzare il proprio livello come si è visto anche a New York. Partite come quelle che abbiamo visto allo US Open ne vedremo ancora.