Eliminare i carboidrati si o no. Ci hanno insegnato da sempre sin dall’età scolare che essi hanno una funzione energetica, ovvero sono la principale fonte di energia del nostro corpo che ci permetteno di per svolgere qualsiasi funzione, dalla più semplice come respirare, alla più complessa.

Abbiamo chiesto alla Biologa nutrizionista Clelia Andolfo come comportarci di fronte all’argomento carboidrati.

I carboidrati possono essere subito utilizzati per produrre energia oppure possono essere immagazzinati per produrre energia in un secondo momento o, se in quantità eccessive, possono essere trasformati in grassi. abbiamo dunque sempre il timore che i carboidrati facciano ingrassare quando invece è solo una questione di quantità. Fanno ingrassare se in eccesso».

Eliminare i carboidrati: carboidrati semplici e complessi

Eliminare i carboidrati, prima di azzardarci in qualche dieta dobbiamo conoscere cosa andiamo ad eliminare e /o ad integrare nel nostoo organismo. Parliamo dunque di carboidrati semplici e composti.

Nei carboidrati composti vi rientrano pasta, pane, riso e cereali in generale. Sono i carboidrati che il nostro corpo deve suddividere in parti più piccole per poter assimilare, in quelli semplici la frutta, i dolci, i biscotti. Vengono assorbiti subito, non ci fanno sentire immediatamente sazi e fanno al contrario alzare subito la glicemia».

Domanda: i carboidrati fanno ingrassare?

La risposta da quello che se ne deduce dagli approfondimenti fatti fin’ora e che non tutti i carboidrati fanno ingrassare. Essi vanno semplicemente bilanciati nella dieta e se sono bilanciati bene e in modo giusto all’interno della nostra alimentazione verranno utilizzati subito o immagazzinati per produrre energia in un secondo momento».

Come andrebbero inseriti in modo corretto nella dieta i carboidrati?

Le linee guida riferisce la nutrizionista indicano che l’apporto di carboidrati nei tre pasti principali, ovvero colazione, pranzo e cena, i carboidrati devono essere sempre presenti ma abbinati a una porzione di verdura, una di proteine e a grassi vegetali. Per regolarsi con le quantità bisogna idealmente suddividere il piatto in quattro parti: un quarto deve essere occupato dai carboidrati, sotto forma di primo piatto, per esempio pasta, riso o orzo,  o come secondo, nel caso di pane o patate».

I Carboidrati meglio quelli integrali?

Le linee guida ci suggeriscono che i carboidrati integrale sono considerati migliori dal punto di vista nutrizionale perché contengono fibre che fanno in modo che gli alimenti vengano assorbiti più lentamente e che ci facciano sentire più sazi. Contengono sicuramente più micronutrienti come vitamine e minerali perché, non essendo raffinati, non subiscono il processo di eliminazione della parte esterna che è ricca appunto di micronutrienti. 

Si tratta, dunque solo di una questione di caratteristiche nutrizionali ma non dimagranti ma assumerli puo rappresentare solo una buona strategia per aumentare il senso di sazietà».

Gli effetti dell’assenza di carboidrati

La biologa nutrizionista Clelia Andolfo ci dice che un corpo senza carboidrati e come un auto senza benzina. Una volta finiti i carboidrati disponibili, il nostro corpo non farà altro che attingere dalle riserve di carboidrati. Quando terminano anche le riserve, l’organismo attinge dai grassi, (questo è un altro motivo per cui si pensa che i carboidrati vadano eliminati) la considerazione che va fatta però in questo caso aggiunge la dott.essa Clelia Andolfo è che l’energia prodotta dai grassi viene prodotta molto più lentamente e quindi finiamo solo per affaticare il nostro organismo.

Tagliando i carboidrati si nota un miglioramento dal punto di vista del peso, si avverte il dimagrimento ma dimagrimento non è: ci si sgonfia e a questa condizione ci si arriva solo perché si scelgono carboidrati troppo ricchi di fibra per il proprio corpo o magari perché si ha una leggera intolleranza al glutine. In ultimo un consiglio: puntare su pane e pasta fatti con un tipo di  farina che non faccia sentire gonfi».