Il Papa è partito verso il Kazakitan, in un’area del mondo in cui si cercano tante risposte a molte domande. Papa Francesco è partito dall’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino a bordo di un Airbus A330, l’aereo di Ita Airways con la livrea azzurra. Destinazione Nur-Sultan. Nella capitale del Kazakistan il Santo Padre parteciperà per la prima volta al VII Congresso dei leader religiosi per promuovere una convivenza pacifica tra popoli e religioni differenti. Si tratta del 38esimo viaggio apostolico di Papa Francesco. In un momento storico difficile per l’area asiatica il Pontefice comincia a trovare un itinerario anche nell’area di Nur-Sultan.
“Nel momento in cui mi accingo a lasciare il suolo d’Italia per compiere un viaggio apostolico in Kazakhstan per prendere parte al Congresso dei Leader delle religioni mondiali e incontrare la popolazione e la comunità cattolica, desidero rivolgere a Lei signor Presidente e a tutti gli italiani il mio cordiale saluto, che accompagno con auspici di serenità e di concordia, unito alla preghiera a Dio per il bene e il progresso di tutta la Nazione”, afferma papa Francesco nel telegramma di saluto inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella al momento della partenza.
Papa Francesco in Kazakistan: il motivo del viaggio
Un viaggio nuovo per Papa Francesco, diverso e nato da un particolare motivo. L’arrivo di Francesco in Kazakistan avviene dopo l’approvazione, con oltre il 77% dei voti favorevoli, di un referendum sulla Riforma Costituzionale che seppellisce definitivamente l’era dell’ex presidente Nazarbayev, al potere da tre decenni, e dopo una serie di rivolte che nel 2022 hanno causato circa 230 morti. Infatti l’ondata di cambiamenti che sta investendo la società kazaka disegna la prospettiva non solo di un nuovo modello interno ma anche di una visione alternativa dopo la dissoluzione dell’Impero Sovietico.