Carlo III, alla sua prima apparizione a Westminster Hall, ha ribadito il suo impegno a seguire “fedelmente l’esempio del dovere disinteressato” e instancabile della madre, e ha lodato il Parlamento, “strumento vivo e pulsante della nostra democrazia”.

Presentandosi davanti ai 900 parlamentari, riuniti per porgere le condoglianze per la morte di Elisabetta II e giurare fedeltà al nuovo sovrano, Carlo ha citato William Shakespeare, sottolineando che la longeva monarca è stata “un modello per tutti i principi viventi”, una frase tratta dall’Enrico VIII. 

“Non posso fare a meno di sentire il peso della storia che ci circonda”, ha sottolineato, parlando nel palazzo costruito nel 1097, palcoscenico privilegiato della storia britannica nel corso dei secoli (dal banchetto di incoronazione di Enrico VIII nel 1509, al processo a Guy Fawkes nel 1606) e dove lo stesso feretro della regina verrà esposto nei prossimi giorni prima dei funerali di Stato.

Accompagnato dalla regina consorte Camilla, il nuovo sovrano ha posto l’accento sulle “tradizioni parlamentari vitali a cui si dedicano i membri di entrambe le Camere, con un impegno profondamente personale per il miglioramento di tutti noi”.

I due speaker della Camera dei Comuni e della Camera dei Lord, Sir Lindsay Hoyle e Sir John McFall, hanno presentato al re le condoglianze di tutto il Parlamento, commemorando la morte della regina.

Carlo III. Il ricordo

“Una perdita sentita in tutto il mondo”, ha sottolineato Hoyle, mentre McFall ha ricordato la sua “umiltà e integrità che hanno catturato l’immaginazione di popoli e nazioni” ovunque, “il suo impegno, la gentilezza, l’umorismo, il coraggio e la forza d’animo, nonché la profonda fede che è stata l’ancora nella sua vita”, ha aggiunto.

La visita si è conclusa con l’intero Parlamento in piedi a cantare l’inno nazionale, ‘God Save the King’. In prima fila, la premier Liz Truss insieme ai suoi predecessori Boris Johnson e Theresa May, insieme al leader dei laburisti Keir Starmer e il suo predecessore Jeremy Corbin. 

Carlo III si è quindi recato a Edimburgo, dove si trova il feretro della regina, ed è stato accolto da una folla che la polizia fatica a contenere.

La gente si commuove, tranne un disturbatore

Migliaia di persone si sono radunate lungo il percorso che porta da Holyroodhouse Palace alla cattedrale di St Giles dove la bara resterà per 24 ore, dando modo ai sudditi di porgere i propri omaggi.

Dopo la cerimonia di consegna delle chiavi di Edimburgo è partita la processione a piedi: insieme a Carlo, vi hanno preso parte anche gli altri figli di Elisabetta II, Anna, Edoardo e Andrea.

La regina consorte Camilla e Sophie, contessa di Wessex e moglie di Edoardo, hanno seguito la processione in auto.

Come previsto, il duca di York non indossava l’uniforme militare, privilegio che ha perso dopo lo scandalo Epstein, ma mostrava otto medaglie appuntate sul petto.

Secondo fonti reali, Andrea indosserà abiti civili a tutti gli eventi previsti durante il periodo di lutto per la madre, tranne che in occasione della veglia funebre finale a Westminster Hall quando indosserà la divisa militare in segno speciale di rispetto.

Durante il percorso, il principe è stato infastidito da un uomo nel pubblico, che è stato fermato dalla polizia.

Una volta conclusa la processione, il monarca rientrerà a Holyroodhouse Palace dove incontrerà la premier scozzese Nicola Sturgeon, e poi il presidente del Parlamento scozzese Alison Johnstone, prima di ricevere le condoglianze dei parlamentari stessi. Alle 19.20 ora locale (le 20.20 in Italia), in conclusione di giornata, il re insieme ad altri membri della Famiglia reale terrà una veglia alla cattedrale di St Giles.