Un’impresa eroica quella dell’Italvolley che a Katowice ha conquistato il mondiale contro ogni pronostico. In giornata sono arrivati gli elogi da parte di tutto il mondo dello sport ma anche della politica, in particolare del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e naturalmente di Giovanni Malagò, presidente del Coni.

Ecco le parole di Mattarella:

I miei complimenti più affettuosi e sentiti, è stata una serata indimenticabile. Complimenti anche al presidente Manfredi che alla premiazione mi è parso il più emozionato di tutti. È stata una serata indimenticabile. Vi ho visto ieri sera, non sono riuscito a guardare l’incontro con Francia e Slovenia, ma in finale vi ho visto dalla prima all’ultima battuta. Aver consegnato ai polacchi il primo set è stato un gesto di cortesia nei confronti del cortese e sportivo pubblico di Katowice. La correttezza e il rispetto reciproco tra le squadre che si incontrano è un tratto tipico della pallavolo. Mi auguro rimanga sempre così, è un esempio per tutti gli altri sport.

A lui ha risposto il capitano Giannelli consegnandogli anche il pallone della vittoria:

Caro presidente stiamo realizzando ora cosa abbiamo fatto, ero piccolo e non mi ricordo l’altro Mondiale di 24 anni fa. Sono molto contento di aver portato l’Italia fin qui, l’abbiamo fatto con il nostro stile, la gioia ed il sorriso. Siamo dei ragazzi speciali con la voglia di mettersi in gioco. Ieri ci sembrava di divertirci e non sembrava di giocare una finale del Mondiale, siamo orgogliosi per quanto fatto, sarei molto contento di tornare qui un’altra volta

Italvolley, dopo Mattarella arrivano le parole di Malagò

Ad accogliere i campioni del mondo dell’Italvolley dopo l’atterraggio a Roma c’era anche Giovanni Malagò che si è unito poi alle parole di Mattarella per esaltare il successo degli azzurri. Ecco le sue parole:

Siamo la Nazionale dei tempi moderni, nessuno ha vinto quattro Mondiali come noi, questo ci deve far ricordare la storia della pallavolo. Una squadra incredibile, 24 anni di età media, nata da una formidabile intuizione del presidente Manfredi dopo una mezza delusione nell’avventura a Tokyo 2020 dove si era andati con aspettative diverse. Intuizione che ritengo sia stata decisiva, cioè mettere alla guida di questa squadra un uomo la cui stima e considerazione tecnica e umana non ha confini. Fefé De Giorgi, al suo quarto Mondiale vinto.