I carabinieri di Bojano, comune in provincia di Campobasso, hanno svelato un orrore umano che durava da 22 anni: questo l’arco temporale in cui una donna è stata tenuta segregata in casa e ridotta in schiavitù dal fratello e dalla cognata dopo essere rimasta vedova.

Campobasso, le tappe di un incubo difficile da prevedere

Ai limiti del surreale, ma per fortuna a lieto fine, quanto scoperto dai carabinieri di Bojano, in provincia di Campobasso: marito e moglie avrebbero ridotto in schiavitù all’interno della propria abitazione la sorella dell’uomo dalla fine degli anni Novanta a oggi.

Come ricostruito in maniera parziale dagli inquirenti, la storia ha inizio nel 1995 quando la donna (che oggi ha 67 anni) rimase vedova. Il fratello e la cognata si offrirono così di aiutarla a superare il dramma psicologico ospitandola nel loro appartamento, proposta che venne accettata in buona fede. Era impossibile dubitare delle reali intenzioni della coppia, che dopo un’iniziale accondiscendenza a favore della donna cominciò a mostrare fastidio e irritazione per la scomoda presenza. Così, per ovviare il problema, segregarono la vedova in un piccolo stanzino ricavato affianco alla legnaia e debitamente sigillato per impedirle di uscire.

Per il momento i coniugi rimangono a piede libero

Non è ben chiaro se la donna abbia subìto delle violenze fisiche o sessuali mentre era rinchiusa prigioniera, certamente ha spesso patito fame e sete ed è stata costretta a lavarsi in un’angusta tinozza una volta a settimana. Una volta liberata dalle autorità è stata immediatamente trasportata in una struttura privata della zona dove è stata sottoposta a cure mediche.

La Procura di Campobasso, che ha aperto un fascicolo, ha denunciato i coniugi che tuttavia non sono accusati per il momento di alcun reato. Nel documento diffuso dai Carabinieri si legge che una dichiarazione anonima ha permesso di portare alla luce i sospetti della comunità cittadina: la donna era infatti sorvegliata a vista dalla coppia e usciva di rado per recarsi al cimitero. In molti hanno pensato che fosse deceduta prima dell’incredibile scoperta.