Apertura estremamente positiva sotto molti punti di vista per l’economia mondiale, a cominciare dal bene più volatile attualmente in commercio: alla Borsa di Amsterdam, infatti, il prezzo del gas scende a 195 euro/MWh e traina la ripresa dei mercati europei.

Gas, ad Amsterdam il prezzo scende ai livelli di inizio agosto

La ritirata delle truppe dal nord-est dell’Ucraina e una serie di malumori interni sembrano incidere sulla posizione di forza economica della Russia. Nonostante le rassicurazioni di Vladimir Putin sulla tenuta del tessuto finanziario, il prezzo del gas scende sotto la soglia dei 200 euro/MWh. Una discesa molto lenta che continua a evidenziare l’estrema volatilità di una materia prima che è a tutti gli effetti utilizzata come strumento di potere dal Cremlino.

Petrolio che rimane stabile (ma la Russia ha già ribadito di non voler “toccare” la produzione riducendo i volumi) mentre cala il prezzo del grano: anche qui sembra attenuarsi la forza ritorsiva di Putin che aveva minacciato di tagliare le forniture verso l’Europa.

Tornando al gas, la discesa dell’indice Ttf non può più arrestare la strada tracciata dall’Italia e dall’Europa sebbene la questione del price cap rimanga divisiva. Tuttavia, come sottolineato dal ministro della Transizione Energetica Roberto Cingolani, in Consiglio Ue non servirà la maggioranza assoluta (ma quella “qualificata”) per far approvare il provvedimento:

Il governo sta lavorando a un decreto per commercializzare parte del gas a prezzo controllato ad aziende e imprese in difficoltà che dovrà essere votato in Parlamento. I prezzi continuano a essere folli e non riflettono la realtà. È bastato nominare il price cap e il prezzo gas è caduto, al contrario Putin diceva una parola e saliva, non è credibile, è troppo volatile

Ieri l’Ue ha inoltre nominato un primo gruppo di esperti, tra cui un italiano, dando loro il mandato di studiare formule sul price cap entro fine mese. Venerdì scorso, nella riunione di Bruxelles, i ministri hanno impegnato la Commissione a presentare una proposta specifica sull’energia entro metà settembre

Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica