Giorgia Meloni ed Enrico Letta scaldano i motori in vista dell’unico e ultimo dibattito politico pre-elezioni in programma questa sera. La materia dell’ultimo screzio tra i due leader è l’Ue e la posizione dell’Italia in caso di vittoria del centrodestra.
Elezioni, Meloni: “In Ue difenderemo gli interessi dell’Italia”
Tra gli argomenti di frizione tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta c’è anche la visione dell’Ue di un Italia guidata dal centrodestra alle prossime elezioni. Per la leader di Fratelli d’Italia il centrosinistra lascia in eredità al prossimo Esecutivo uno scenario fortemente peggiorato rispetto a un decennio fa. La replica del segretario Pd riguarda il rischio di perdere i fondi del Pnrr e la non-fattibilità delle mirabolanti riforme promosse dalla coalizione moderata.
In ordine cronologico, Giorgia Meloni si è espressa così nel suo comizio domenicale a Mestre a precisa domanda:
Letta dice che in Europa sono preoccupati per un eventuale governo Meloni. La verità è che con noi al comando la pacchia per loro è finita, ci metteremo a difendere gli interessi nazionali esattamente come fanno gli altri Paesi. A chi dice che io costituisco una minaccia per l’Europa vorrei ricordare che ricopro il ruolo di presidente di una delle più stabili e forti famiglie europee, l’Ecr (Il partito europeo dei Conservatori e Riformisti, ndr)
Giorgia Meloni da Mestre
Elezioni, Letta: “I soldi del Pnrr vanno investiti subito”
Enrico Letta, nel giorno di inaugurazione dei discorsi motivazionali interni al Pd, non rimane in silenzio dopo essere stato chiamato in causa:
Un’Italia rappresentata da Draghi a livello europeo può ottenere risultati ben diversi di quelli di un’Italia rappresentata da un governo di centrodestra guidato da Meloni. Un’Italia governata da noi, in continuità con il lavoro di Draghi, può ottenere risultati certamente molto migliori da quelli di un governo di centrodestra guidato da Meloni che ieri ha spiegato agli europei ‘la pacchia è finita’. Una frase difficile da capire, ma per quello che ho capito, inquietante. Nei suoi confronti bisogna scindere il rapporto umano da quello politico. Nel dibattito di questa sera ognuno di noi esporrà le proprie ragioni e sarà un momento importante di confronto, utile per chi ci seguirà a farsi un’idea delle diverse posizioni sui principali temi in agenda
Enrico Letta, segretario Pd
Quindi, ha continuato:
Non fatevi convincere: ha già vinto la destra ma litigheranno e tra 3 mesi salta tutto e torna Draghi. Non è così. È un’affermazione che non ha basi concrete. Non ci saranno governi larghe intese. Quindi il voto del 25 settembre conta. Il voto non è un like che puoi togliere. Se vince destra poi non si cambia binario e il futuro del Paese è segnato. Io mi batterò fino all’ultimo perché il destino de paese non è segnato.
Poi, sul reddito di cittadinanza:
Il reddito di cittadinanza va mantenuto ma riformato, in modo tale che la parte di aggressione alla povertà possa rimanere e funzionare ma allo stesso tempo che la parte legata all’inserimento nel mercato del lavoro possa essere cambiata per essere più efficace.