Lunedì nero per gli italiani che oggi intendono spostarsi con un volo per viaggiare. Il sindacato del personale aeroportuale Cub trasporti ha indetto lo sciopero nazionale per tutta la giornata. Alcune sigle sindacali del comparto aereo, aeroportuale e indotto aeroporti, hanno comunicato che potrebbero verificarsi alcune modifiche dell’operativo dei voli. Nello specifico il vettore coinvolto è Ita Airways, si legge sul sito, si è vista costretta a cancellare alcuni voli nazionali. La stessa però ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi dato dallo Sciopero Ita Airways per i passeggeri, prenotando nuovamente sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni.
I dati e le ragioni dello sciopero
Il 43% riuscirà a volare nella stessa giornata di oggi. Le ragioni della protesta riguardano il mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto nel 2017, salari inadeguati all’aumento del costo della vita, gli accordi che consentono il lavoro precario e l’introduzione delle tre giornate non retribuite di lavoro in più all’anno. La compagnia invita inoltre tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata di oggi a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto. I passeggeri che hanno acquistato un biglietto Ita Airways per viaggiare, in caso di cancellazione o di modifica dell’orario del proprio volo, potranno cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto solo nel caso in cui il volo sia stato cancellato o abbia subito un ritardo superiore alle 5 ore fino al 19 settembre 2022.
Le prime dichiarazioni sullo sciopero Ita Airways
Arrivano le prime reazioni in merito. Antonio Amoroso, segretario nazionale Cub Trasporti ha dichiarato: “Aumentano i prezzi (+10%) mentre le buste paga sono ferme al 2017, il calcolo dei notturni, dei festivi, degli straordinari viene fatto in base alle paghe del 2010, i carichi di lavoro aumentano mentre le assunzioni vengono fatte unicamente con contratti da precari”. Ha poi concluso.