Francesco Di Bella chi è lo sanno bene tutti gli amanti dei 24 Grana, storica band partenopea che, negli anni novanta, riscrisse il suono della musica italiana con brani eccezionali tipo “Loop”. Il grande pubblico, invece, lo sta scoprendo un po’ alla volta grazie ad un percorso da solista che lo ha portato a spostarsi verso un mondo acustico e che affonda le sue radici nella narrativa. Lo dimostra la sua partecipazione a InViaggio Festival, per cui ha musicato alcune delle “Città invisibili” di Italo Calvino pubblicate esattamente 50 anni fa. Ne ha parlato col cantautore Bussoletti all’interno di Bagheera, la giungla di Radio Cusano Campus che va in onda tutti i giorni dalle 17 alle 19 in pieno drive-time. Ecco i passaggi chiave dell’intervista.
Francesco Di Bella, chi è ‘O Diavolo
“Al Diavolo piace piacere a tutti. Così recito in un verso di questa mia canzone che vuole essere una critica a una società che si muove sempre di più verso l’edonismo e la ricerca smodata di approvazione. Forse è per questo che ho un rapporto a singhiozzi con i social. Io penso ad esprimermi per come sono, in modo naturale. E’ anche la ragione per cui con i 24 Grana non ci sono mai stati strappi ma solo la voglia di cercare altrove nuovi stimoli per poi ritrovarsi quando ne avevamo voglia.”
Su Italo Calvino e Despina
“Quando Italo Calvino pubblicava “Le città invisibili” era il 1972 e io nascevo. 50 anni dopo l’uscita di quel capolavoro, mi ritrovo ad omaggiarlo musicandone una parte insieme a Fofò (Alfonso Bruno) in un contesto magico. Per una sera il castello di Santa Severa è diventato Despina e il deserto blu che ha alle spalle ha portato nuovi viaggi da assaporare e condividere. Sono grato a Luigi Politano di Round Robin Editrice di avermi coinvolto in un progetto così denso.”
Sul nuovo suono
“Non puoi dire Francesco Di Bella chi è senza parlare del suo suono? In parte è vero, è la mia pelle. Negli anni sono approdato ad un minimalismo molto lontano dal passato in cui il tappeto acustico mette in risalto il senso delle parole e i colori che cerco di dare alla mia voce.”
Sulla collaborazione con Marina Rei
“La mia “Rivelazione” è brano dal forte contenuto sociale ispirato al libro della Rivelazione (Apocalisse di Giovanni) con un sound reggae che ben si sposa con il tipico linguaggio dell’invettiva rastafari. L’ho pensato insieme a Marina Rei con cui collaboro da molti anni, da quando nel suo album del 2005 mi chiese di cantare insieme la bellissima “Song’ Je”. Siamo amici e ci invitiamo sempre reciprocamente sul palco, mi piace cantare con lei, il modo in cui si fondono le voci. Essendo una polistrumentista straordinaria, qui si è divertita un po’ con tutto, dalla batteria al piano elettrico e naturalmente alle voci. Ha dato un carattere molto sensuale alla canzone che parla di versi biblici e apocalisse, l’ha resa decisamente più calda.”
Ascolta qui il podcast completo di Francesco Di Bella:
https://www.radiocusanocampus.it/it/francesco-di-bella-marinarei
Ecco il video di “‘O Diavolo” che mostra Francesco Di Bella chi è: