Carlos Alcaraz ha vinto ufficialmente gli US Open 2022 regolando Casper Ruud in finale. Lo spagnolo ha trionfato con il punteggio di 6-4 2-6 7-6(1) 6-3. Inoltre, Alcaraz a soli 19 anni e 4 mesi è il numero uno più giovane nella storia del tennis, battendo il precedente record detenuto da Lleyton Hewitt: l’australiano andò al ranking all’età di 20 giorni e 8 mesi. Peraltro, come se non bastasse, Alcaraz è il secondo finalista più giovane di sempre nella storia degli US Open, dietro solamente a Pete Sampras. Queste le sue parole subito dopo la vittoria:

È semplicemente folle. Non avrei mai pensato di raggiungere simili risultati a 19 anni, è arrivato tutto così velocemente. È incredibile, ho sognato tutto questo fin da quando ero bambino, sin dai miei primi passi su un campo da tennis. Poter sollevare questo trofeo, per me, è meraviglioso. Come ha detto Juan Carlos, a Montreal e a Cincinnati ho perso un po’ il piacere di giocare, sentivo la pressione. Non riuscivo a sorridere in campo, cosa che faccio ad ogni partita in ogni torneo. Sono arrivato qui soltanto per divertirmi giocando a tennis e per sorridere di più. Devo solo ringraziare Juan Carlos stesso, così come tutta la mia famiglia e il mio team.

Anche Casper Ruud ha commentato il momento, evidenziando il ricordo dell’11 settembre 2001:

In una data come questa (la finale si è chiusa alle 19,40 locali dell’11/9, 21 anni dopo l’attentato che ha sconvolto il mondo) non posso che pensare a tutti coloro che hanno perso la vita in quella tragedia. La partita? Carlos ed io sapevamo ciò che ci giocavamo, non sono il primo al mondo e mi dispiace, ma anche secondo non è così malaccio.

US Open 2022, le parole di Alcaraz

Alcaraz ha poi continuato la sua disamina in questa maniera:

Quando ho vinto Miami ho pensato di poter vincere un Major. Prima, però, pensavo semplicemente che avrei dovuto crescere ancora: pensavo di poter fare buoni risultati negli Slam, ma non che ne avrei vinto uno. So di avere molto margine di miglioramento. Il n.1 e il primo Slam sono arrivati molto presto, ma non è il momento di fermarsi. Anche i Big3 si sono migliorati, si sono evoluti anno dopo anno. Anche quando gioco una grande partita, mi do sempre come voto un nove, mai 10, perché c’è sempre margine per migliorare, per arrivare a un voto più alto. Più si vince più bisogna lavorare per mantenersi in alto. Mi sono sorpreso del modo nel quale sono riuscito a superarmi nei momenti difficili. Ho sempre avuto difficoltà a mantenere il livello durante tutto il torneo. Mi sono sorpreso di essermi superato nel quinto set con Tiafoe dopo aver perso il quarto, nel quarto set con Sinner e quando ho salvato il match point.