Rivalutazione pensioni

Rivalutazione pensioni. In autunno arriverà il ricalcolo delle pensioni sulla base dei livelli di inflazione. Questo accadrà già da ottobre 2022 per i pensionati con reddito annuo fino a 35mila euro. Per loro arriverà un acconto (del 2%) che lo Stato ha stabilito sulle risultanze dell’inflazione dei primi sei mesi dell’anno. A novembre l’anticipo riguarderà invece tutti i pensionati, in anticipo rispetto all’originaria programmazione stabilita per gennaio 2023. Con il cedolino di novembre saranno corrisposti anche gli arretrati maturati dal 1° gennaio al 30 settembre 2022. Si tratterà di un incremento del 2,2% fino a fine anno, ma solo per coloro che percepiscono assegni da 2.692 euro al mese.

Quanto sarà l’aumento

A gennaio del 2023 invece ci sarà la piena rivalutazione della pensione per tutte le categorie. Dovrebbero esserci aumenti fra 188 e 215 euro al mese per chi percepisce un reddito pensionistico annuo da 35mila euro.

Non tutti godranno tuttavia della rivalutazione piena della pensione. Per chi percepisce redditi alti, l’incremento sarà ridotto. Al momento la legge prevede le seguenti fasce per la rivalutazione delle pensioni:

  • 100% per importi fino a 2.6062,32 euro al mese;
  • 80,9% per importi da 2.602,33 e 2.577,90 euro al mese;
  • 77,4% per importi superiori a 2.577,91 euro al mese.