Nuove regole scuola da adottare per i 7.286.151 gli studenti che torneranno sui banchi delle scuole statali, per un totale di 366.310 classi. L’anno scolastico 2022/2023 sarà particolare, perché presenta una novità: questo è il primo anno in cui docenti di educazione fisica insegneranno educazione motoria anche nelle elementari, alle classi quinte.

Dopo tanta paura, molti decreti nei tre anni di pandemia, per la prima volta gli studenti non indosseranno le mascherine, l’obbligo rimane per il personale scolastico e gli alunni a rischio. Non ci saranno neanche più gli orari diversificati, le misure di distanziamento e non è prevista nemmeno la DAD (didattica a distanza). Un alunno che si ammala di Covid seguirà la tradizionale prassi da influenza normale. Nessuno seguirà più dunque dalla propria scrivania di casa le lezioni. 

Non è necessario più il distanziamento dei banchi, come non saranno più previste gli ingressi scaglionati e la misurazione della temperatura corporea all’ingresso della scuola. Saranno richieste le mascherine chirurgiche o FFP2, solo per i più fragili. Per l’aerazione delle classi viene raccomandato di aprire le finestre e cambiare l’aria con frequenza. La bella notizia che gli studenti accoglieranno con grande piacere è che possono riprendere i soggiorni studio ma soprattutto per i più mondani le gite scolastiche. 

Nuove regole scuola e l’etichetta respiratoria obbligatoria

Nuove regole scuola. C’è sicuramente il bisogno di adottare misure di prevenzione che vanno di pari passo con la curva pandemica, oggi molto bassa, ciò nonostante la prevenzione base a scuola resta, dunque bisogna assumere un comportamento tale da garantire costantemente l’igiene ambientale e personale. Ecco “l‘etichetta respiratoria”, sostanzialmente questo prevede: attuare misure corrette nel segno della responsabilità. L’etichetta prevede la modalità per gestire starnuti e colpi di tosse, l’ obbligo di sanificazione ordinaria e straordinaria: quella ordinaria sarà periodica se tutto procede bene, quella straordinaria sarà tempestiva e si farà in presenza di uno o più casi confermati. Inoltre, i giochi utilizzati dai bambini dopo la sanificazione devono essere lavati e lasciati ad asciugare. 

I più fragili

Per quanto concerne gli alunni che versano in uno stato di saluto “più fragile” e per questo più vulnerabili, i genitori devono comunicare in forma scritta e anche documentate la prassi eventuale da eseguire e per non esporli al pericolo successivamente la scuola valuta la situazione con il Dipartimento di prevenzione territoriale e il pediatra e/o medico di famiglia per individuare le opportune misure precauzionali da applicare per garantire la frequenza dell’alunno in presenza e in condizioni di sicurezza.

Il raffreddore senza febbre consente la frequenza scolastica

A proposito dello stato di salute dei bambini che presenteranno sintomi respiratori di lieve entità ma che saranno in buone condizioni generali senza febbre il Ministero attraverso un vademecum dice:

“Nei bambini la sola rinorrea  (raffreddore) è condizione frequente e non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento dalla scuola in assenza di febbre”.

Dunque col raffreddore si potrà frequentare la scuola a patto che non si presenti tutti i sintomi riconducibili al Covid: sintomi respiratori acuti come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria, vomito (episodi ripetuti accompagnati da malessere), diarrea, perdita del gusto, perdita dell’olfatto, cefalea intensa. A quel punto la permanenza nella scuola non è consentita.

Lo stesso vale per gli studenti più piccoli: possono frequentare regolarmente le lezioni indossando mascherine chirurgiche/FFP2 fino alla fine dei sintomi avendo sempre cura dell’igiene delle mani. 

Nel caso di un peggioramento curva pandemica: protocollo da adottare

Tutte le scuole di ogni ordine e grado sanno che se il quadro sanitario dovesse peggiorare devono farsi trovare “preparate e pronte” a rimettere in piedi tutte le misure assunte negli ultimi tre anni. Se durante la permanenza a scuola, il personale scolastico o il bambino e/o alunno presenti sintomi indicativi riconducibili a Sars CoV2 viene ospitato in una stanza dedicata o in un area di isolamento appositamente predisposta. Nel caso dei minori, devono essere avvisati i genitori. Lo studente rientrerà quindi a casa e seguirà le indicazioni del medico di base o pediatra di libera scelta.